I triumviri dell’impero elementale by Lorenzo Iacobellis

autore:Lorenzo Iacobellis [Iacobellis, Lorenzo]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788825426113
editore: Delos Digital
pubblicato: 2023-09-13T22:00:00+00:00

7.

– Io non so assolutamente come fare! – ripeté per l’ennesima volta Mancuso.

Erano passati tre mesi dal giorno dell’ultima seduta del Consiglio comunale.

Si trovavano a casa del Sindaco. Predisponendosi a una partita di scopone scientifico, stavano procedendo a una rapida cena, seduti al tavolo in cucina. Oltre al Sindaco e all’Assessore, erano convenuti in quella sede anche Settanni e Magluri, lì presenti per le loro cariche politiche ma anche nella veste di grandi appassionati di scopone scientifico.

– Mancuso – riprese con tono paziente il sindaco Gisonda – lo sai, vero, che tra qualche settimana ci sono le elezioni comunali?

– Certo che lo so. E con questo? – chiese Mancuso, prelevando una fetta di culatello dal vassoio in precedenza approntato da Gisonda.

– Certi sondaggi dicono che l’opposizione sta al cinquantasette per cento, noi al quarantuno e i vari ed eventuali al due.

– Ah! – fece Mancuso, masticando lentamente con un’espressione di beatitudine sul volto. – Però, questo culatello è eccezionale! Chi te lo ha fornito?

– Carlo Trevigne.

– Il meccanico, quello affetto da zoppia? – chiese l’Assessore.

– Sì, quello che ha l’officina e la masseria nei pressi della contrada Gorgofreddo. Ieri ha ammazzato un paio di maiali. Ne ha fatto salsicce, culatelli e capicollo. Mi ha fatto omaggio di alcuni esemplari. Lui ha sempre un occhio di riguardo nei miei confronti.

– Ieri? – disse l’Assessore, afferrando un’altra fetta. – Ma stando al sapore e al profumo, questa meraviglia sembra sia stata a stagionare almeno un anno.

– Non sembra. Questo culatello è stato a stagionare almeno un anno. Trevigne ha un sistema tutto suo per la stagionatura del culatello e dei prodotti affini. Ma ritorniamo a noi. Ora, lo sai, a me piace fare il sindaco. Inoltre, sono certo che tu vuoi continuare a fare l’assessore. Quindi, dobbiamo vincere le elezioni.

– Giusto – annuì Mancuso, sorseggiando un rosato dal colore delicato. – Devo dire, ti tratti bene. Questo vino ha un colore, una morbidezza, un aroma! Questo nettare viene da almeno dieci anni di invecchiamento. Chi te l’ha dato e soprattutto quanto l’hai pagato?

– Ma che pagato! Questo rosato e un’altra dozzina di bottiglie sono un apprezzato regalo dell’amico Trevigne. Sai, due giorni fa ha vendemmiato.

– Impossibile. Giurerei che questo vino è stato invecchiato per almeno dieci anni.

– Dodici per l’esattezza – precisò il Sindaco. – Me l’ha garantito lui in persona.

– Ma come…

– Trevigne ha un sistema tutto suo per l’invecchiamento dei vini e prodotti derivati – tagliò corto, un po’ seccato il sindaco Gisonda. Non riusciva a far concentrare il suo collega di governo sul tema che più gli interessava. – Dunque, per vincere le elezioni, le nostre percentuali nei sondaggi devono risalire. Dobbiamo dare agli elettori quello che chiedono, l’esecuzione della sentenza di morte dei tre criminali elementali e la salvezza dall’estinzione. Per cui, datti da fare.

– Facile a dirsi! – scattò su Mancuso. – Ma come si fa? Quelli sono enormi. Invulnerabili. Sono in grado di minacciare il mondo intero.

– Mancuso – sbuffò in tono ultimativo il Sindaco mentre

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