Lugli Massimo - Del Greco Antonio - 2018 - Il Canaro della Magliana by Antonio Del Greco & Massimo Lugli

autore:Antonio Del Greco & Massimo Lugli [Greco, Antonio Del & Lugli, Massimo]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, Crime
ISBN: 9788822722119
Google: UFRWDwAAQBAJ
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2018-05-09T22:00:00+00:00

«No, Angela, c’è qualcosa che non mi torna».

Angela sta per sbottare e si trattiene a stento. Se c’è una cosa che odia sono gli uomini quando assumono quell’atteggiamento da padreterni. Anzi, in questa fase li odia tutti, gli uomini, e basta. Magari due in particolare: uno è Christian, l’altro gli sta seduto davanti e continua a compulsare il verbale con aria dubbiosa e quei cazzo di occhiali da presbite che lo fanno sembrare Mastro Geppetto.

Respira forte… Calma, ragazza, calma…

«Non vedo cosa, Tommaso… Il verbale è chiarissimo. La signora, nonostante il dolore, era lucidissima e mi ha ripetuto tutto per filo e per segno almeno tre volte».

«Sarà, ma quello che dice la zia non combacia con gli esami autoptici. Secondo il medico legale, Proietti è morto tra le 11 e le 13 del mattino».

«Ah, e come ha fatto a stabilirlo, visto che il corpo era mutilato e bruciato?»

«Dal contenuto dello stomaco. Non tutti gli organi interni sono stati distrutti dal fuoco e i residui di cibo parlano chiaro».

«E da quando la medicina legale è una scienza esatta? Te la ricordi la mano di ragazza nel divano?».

Tommaso Elleni la ricorda benissimo: «È di una ragazza sui venti, trent’anni al massimo», aveva sentenziato un luminare di patologia forense quando la mano venne scoperta durante un trasloco. I giornali ci andarono a nozze visto che il resto del corpo non si trovava. Solo due mesi dopo si scoprì che era la mano di un vecchietto morto da solo e lasciato due mesi a decomporsi, prima che qualcuno scoprisse il cadavere e lo infilasse in un sacco di plastica senza stare a perdere tempo a contare le mani. Vero, la medicina legale è molto approssimativa, basta sentire le battaglie dei periti in corte d’assise: squadre di professoroni carichi di lauree, specializzazioni e titoli internazionali che sostengono tutto o il suo opposto a seconda di chi li paga, straparlano per ore per guadagnarsi la parcella e fanno addormentare i giudici popolari che non ci capiscono un cavolo.

Ma stavolta…

«Ci sono alcune testimonianze acquisite in zona, secondo cui Proietti è scomparso fin dalla prima mattina e non si è più visto… Non ti sembra strano che poco prima di mezzanotte sia tornato a casa?»

«Era un barabba, no? I barabba non fanno mica orario d’ufficio». Angela sente che il livello di guardia si sta avvicinando pericolosamente. Se ’sto cacadubbi va avanti così tra due minuti avrà una crisi isterica.

«Va bene, ma tutti dicono che non si muoveva mai dal quartiere, ultimamente non aveva manco i soldi per la benzina. Strano che nessuno l’abbia visto in giro».

«Magari era a casa di qualcuno».

«E la macchina che scompare e ricompare? Non solo: se alle 23:45 era sotto casa perché non è salito dalla madre? Dov’è andato, a piedi, a quell’ora? Non ti sembra illogico, Angela? Magari la zia si è sbagliata, in fondo è anziana».

«È lucidissima e ci vede bene. Cazzo, Tommaso, ma perché non va mai bene niente di quello che faccio?».

Angela si accorge di aver gridato solo quando Tommaso si alza e le si avvicina.

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