L'ultima rivelazione di Gla'aki by Ramsey Campbell

L'ultima rivelazione di Gla'aki by Ramsey Campbell

autore:Ramsey Campbell [Campbell, Ramsey]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Edizioni Hypnos
pubblicato: 2016-10-14T22:00:00+00:00


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Giunto in Italia oltre mezzo secolo fa e quasi in contemporanea con la pubblicazione americana (il suo primo racconto tradotto nel nostro Paese, il lovecraftiano “La chiesa di High Street”, vide la luce nella seminale antologia Sugar Horror I addirittura nel 1965, quando l’autore era da poco diciannovenne), per anni Ramsey Campbell apparve unicamente in antologie da edicola, fino alla pubblicazione nel 1987 del romanzo La setta (The Nameless, 1981, il suo quarto romanzo, escludendo le tre versioni letterarie tratte dai celeberrimi film horror della Universal). Tra il 1990 e il 1995, nel breve periodo del boom horrorifico in Italia, vennero tradotti ben sei suoi romanzi e due antologie, per poi scivolare come Cthulhu in un lungo sonno senza sogni, nella speranza che le tre opere del Nostro che hanno visto la luce (o sono lì lì per farlo) nell’ultimo anno e mezzo da noi non siano un fuoco di paglia ma un significativo, doveroso segnale di inversione di marcia. Se infatti, quantitativamente, nove romanzi e due raccolte non sono pochi, è necessario però sottolineare almeno un paio di eccentricità legate alla ricezione in Italia delle opere dello scrittore britannico. Innanzitutto, Gla’aki a parte, l’ultimo suo romanzo da noi pubblicato risale al 1989, come data di pubblicazione originale, quindi ignoriamo completamente tutte le opere degli ultimi ventisette anni, salvo sporadici racconti o antologie da lui curate. Sottolineo pure che altri due romanzi del primo periodo, The Parasite (1980) e Obsession (1985), non sono mai stati presi in considerazione e meriterebbero di vedere la luce. Inoltre, e particolare ancora più rilevante, presso S.T. Joshi e altri critici la fama di Ramsey Campbell poggia prevalentemente sulla sua produzione di racconti, e da noi Demons by Daylight (1973), The Height of the Scream (1976) e Dark Companions (1982), per limitarmi alle raccolte principali dei primi anni, risultano quasi totalmente inedite, salvo per singoli racconti. Le uniche due antologie che da noi sono state pubblicate, Il sesso della morte (1992) e Incubi & risvegli (1994), raccolgono in prevalenza materiale degli anni Ottanta, e non ci permettono di documentare adeguatamente il periodo più prolifico della sua produzione breve (basti ricordare che tra la raccolta d’esordio del 1964 e l’uscita del suo primo romanzo nel 1976, Campbell scrisse oltre 150 racconti). In particolare Demons by Daylight ricopre un ruolo fondamentale nel passaggio dalla produzione lovecraftiana del periodo adolescenziale (testimoniato in Italia da una manciata di racconti, disseminati in svariate antologie miste, e purtroppo mai raccolti nemmeno questi nella loro completezza) a una percezione della minaccia più personale e legata al sottile legame tra malessere sociale, percezioni alterate della realtà, diffusione e abuso di droghe, pratiche di dominio e manipolazione psicologica e influssi di magia nera. Così S.T. Joshi, nel saggio già citato, parla della raccolta: “La grandezza di Demons by Daylight deriva sia dall’eccellenza intrinseca dei suoi contenuti – non c’è una storia debole qui, e molte possono annoverarsi tra le migliori della produzione di Campbell, in particolare, e di tutta la moderna narrativa weird – che dall’importanza storica della raccolta.



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