L'uomo perfetto by Jasmine Cresswell

autore:Jasmine Cresswell [Cresswell, Jasmine]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858982013
editore: HarperCollins
pubblicato: 2018-03-29T22:00:00+00:00

12

La prima volta in cui Adam aveva notato che cosa indossasse Avery era stato il giorno del suo matrimonio con Ron Raven. Aveva avuto quasi dieci anni all'epoca. Troppo grande, grazie al cielo, per fare il paggetto degli anelli, con tanto di cravattino di raso e giacca di velluto, ma ancora abbastanza piccolo da rimanere colpito dall'incredibile splendore della sorella maggiore.

Da quel momento in poi, Adam non ricordava di aver mai visto Avery se non all'apice dell'eleganza. Quel giorno non faceva eccezione. La sorella appariva chic e raffinata nel semplice tailleur color ametista. Sembrava anche triste e stanca, però. Chiaramente, le costava fatica fingere interesse per il calendario degli ultimi due anni di vita del suo defunto marito, che Adam stava cercando di ricostruire.

Quando la vide guardare l'orologio per la terza volta nello spazio di dieci minuti, si allungò a sfiorarle il braccio. «Che cosa c'è, Ree?» domandò, usando il nomignolo che aveva coniato da bambino, quando non riusciva a pronunciare il suo nome. «Stai aspettando qualcuno? Una telefonata?»

«No. Non aspetto nessuno.» La sorella cercò di sorridere. «Non prendo telefonate e non ricevo nessuno di questi tempi, eccetto Kate. E qualche volta Paul, quando non è impegnato a rimediare ai disastri di Ron.»

«Ehi, io sono qui. Non conto niente come visitatore?»

Avery gli rivolse uno sguardo affettuoso. «Conti, eccome. E ti sono grata per la tua compagnia. È bello vederti, Adam. Scusa se sono così avvilita.»

«Sai che sono venuto a Chicago unicamente perché avevo bisogno del tuo aiuto per ricostruire i movimenti di Ron.» Gli sfuggì una smorfia. «Scusa, Ree. Sarei dovuto venire prima. Ma sapevo che papà e mamma si erano già precipitati qui, e ho immaginato che saresti stata contenta se almeno un membro della tua famiglia ti avesse lasciata un po' in pace. I Fairfax in massa possono soffocare. Ma non avrei dovuto supporre che tu avessi bisogno di stare da sola. Te lo avrei dovuto chiedere.»

«No, non fartene una colpa. Hai una banca da gestire e, comunque, che cosa avresti potuto dire di persona che tu non abbia già detto al telefono? I fatti sono quelli che sono. Ron ha mentito e io sono stata una sciocca. Che cosa puoi farci tu?»

«Quello che sto facendo ora. Tenerti la mano, ascoltarti e ricordarti che avere fiducia non equivale a essere sciocchi.»

Lei fece una smorfia. «Purtroppo, dal mio punto di vista, il risultato è uguale.»

Adam le scostò una ciocca di capelli dal viso. «Si aggiusterà tutto, Ree, te lo prometto.»

«Oh, sì. Sono piena di speranze per il futuro!» Il suo tono era sarcastico.

«Sei una donna bella e intelligente. E sei ancora giovane» insistette lui con decisione. «La vita ha un modo tutto suo di aggiustare le cose.»

Le scappò da ridere. «Anche perché peggio di così... Voglio dire, nemmeno a me può capitare un'altra relazione ridicolmente falsa come quella che avevo con Ron.»

«Non tutto era falso in quella relazione. Lui ti amava.»

«Oh, certo. Con tutto il suo cuore» sbuffò Avery. «È l'onestà del mio matrimonio che custodirò per sempre tra

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