Pace armata by Shaun Hutson

autore:Shaun Hutson
La lingua: eng
Format: mobi
pubblicato: 2012-03-10T23:55:50.704875+00:00

13.46

Kenneth Baxter esitò quando Calloway e Mason entrarono nella stanza degli interrogatori di New Scotland Yard.

Lui si fermò sulla soglia a guardarsi intorno. C'erano un tavolo con sopra un registratore e quattro sedie.

Mason si appoggiò alla parete dietro al suo superiore, che aveva preso posto davanti al registratore.

Baxter si decise a entrare, ma esitò di nuovo prima di accomodarsi su una delle sedie che Calloway gli indicò.

— Non mi avete ancora detto di che cosa sono accusato — si lamentò Baxter.

— Non ci sono accuse a suo carico, signor Baxter — gli assicurò l'ispettore, mentre l'ex parà si sedeva.

— Crede forse che dovremmo accusarla di qualche reato? — gli chiese Mason.

Baxter sorrise e si appoggiò allo schienale, con le mani intrecciate sopra lo stomaco. Portava un anello Gold Sovereign sul dito medio della mano destra che rifletteva la luce delle lampade al neon mentre Baxter si dondolava leggermente sulla sedia.

— Ci serve il suo aiuto — gli disse Calloway. — Lei conosce un certo Robert Neville. Ci servono alcune informazioni su quell'uomo.

— Me l'hanno già detto quando sono stato arrestato — mormorò Baxter.

— Lei non è in stato di arresto — lo corresse Calloway. — Ci serve soltanto la sua collaborazione.

— Perché siete venuti a cercare proprio me?

— Come ho già detto, sappiamo che lei conosce Neville.

— E chi ve lo ha detto?

— Eravate insieme nell'Esercito.

— Ho prestato servizio con un mucchio di ragazzi, ma questo non 102

significa che me li ricordi tutti.

Calloway studiò attentamente Baxter. Perché era così aggressivo?

Baxter stava ancora dondolandosi sulla sedia. Qualcosa lo preoccupava?

— Che cosa ricorda di lui? — gli chiese l'ispettore. Baxter scrollò le spalle. — Era un tipo tranquillo, se ne stava sulle sue. Che cosa volete sapere?

— Vogliamo sapere quello che sa lei —intervenne Mason in tono seccato.

Calloway gli diede un'occhiataccia.

Baxter fece un sorrisetto beffardo.

— Neville era ancora nella stessa compagnia quando lei fu radiato dall'Esercito? — insistette l'ispettore.

Baxter smise di dondolarsi. — Ma che cazzo sta dicendo?

— Sappiamo della corte marziale — lo incalzò Mason.

— Non hanno mai trovato le prove — ringhiò Baxter.

— Be', avevano elementi sufficienti a sbatterla fuori — rilanciò Mason, ironico.

— Insomma, chi è l'indagato qui? Credevo che voleste notizie di Neville.

— Infatti. Perché non ci dice quello che sa? Lo ha più visto dopo il suo... congedo forzato?

— No.

— Non le ha mai telefonato? A casa o al lavoro?

— No.

Baxter cominciò a giocherellare con l'anello e il suo sguardo cominciò a vacillare.

Calloway si sporse verso il tavolo e appoggiò le mani sul ripiano. —

Neville ha saputo perché l'hanno cacciata dall'Esercito?

— Lo sapevano tutti. Quando il fottuto Esercito ti sistema, di sicuro fa un bel lavoretto.

— Ma perché l'hanno giudicata colpevole se non avevano le prove? —

gli domandò Calloway.

— Niente fumo senza fuoco, eh? — disse Mason sorridendo.

— Non ho mai venduto armi a nessuno — si difese Baxter. — E anche se l'avessi fatto, non sono cazzi che vi riguardano. Non sono in stato di arresto, no?

103

— Neville c'entrava qualcosa? — insistette Calloway.

— Credevo che fosse lui l'indagato.

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