Call Me Baby – 3 by Emma Green

Call Me Baby – 3 by Emma Green

autore:Emma Green [Green, Emma]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9791025715529
editore: Addictive Publishing
pubblicato: 2014-10-16T22:00:00+00:00


Emmett depone una serie di baci teneri sul mio collo, lasciando che la sua mano si avventuri un po’ più in alto. In pochi istanti, eccolo sul mio seno. Lo sfiora, lo stringe, lo carezza. I baci diventano più audaci, più ardenti. I nostri respiri accelerano.

– Sai che avrei potuto approfittare di te... sussurra piano. Dormivi così profondamente...

A sentire queste parole, un fiotto di calore si libera nell’incavo dei miei reni, avverto la mia eccitazione farsi pressante.

– Dietro quell’aria da miliardario perbene, lei è un cattivo ragazzo, signor Rochester! dico ridendo dolcemente.

– Non sai quanto... Ma solo con te, Sidonie Merlin, mormora, stringendomi più forte a sé. Il tuo corpo di donna mi fa impazzire, il tuo viso di bambola mi incanta e... il tuo accento francese mi eccita.

– Lo so. È per questo che ne abuso, confesso inarcandomi di più contro di lui.

Adesso il gioco può davvero cominciare. Il mio Lord mi gira improvvisamente verso di lui, senza riguardi. Io caccio un grido di sorpresa, lui sorride con insolenza e si avventa sulle mie labbra. La sua bocca mi fa l’effetto di un picco di adrenalina. Il suo bacio è focoso e languido allo stesso tempo. Gemo, mi fa tacere imprigionandomi la bocca, riprendo a respirare, mi mordicchia, sospiro, avvinghia la sua lingua alla mia, ansimo. Emmett si fa desiderare indietreggiando col capo ogni volta che cerco di approfondire il nostro bacio. Che uomo diabolico.

E il mio desiderio cresce.

Quel bacio mi lascia ansimante, scossa da brividi, insaziabile. Avvicino di nuovo la bocca alla sua, ma il mio amante posa un indice sulle mie labbra e appoggia la fronte alla mia.

– Dopo la discussione di ieri sera, non voglio che pensi che... poi esita, fissandomi con gli occhi scuri. Non pensare che mi serva di te per dimenticare o fuggire o chissà cos’altro ancora.

– Io non penso nulla, Emmett, mormoro accarezzandogli il petto tatuato. In questo momento vogliamo la stessa cosa ed è tutto quello che conta.

– Dovrai raccontarmi, un giorno o l’altro.

– Cosa?

– Quello che ti ha fatto quel maledetto scrittore... sorride con aria triste. Perché ti ha lasciato dentro questa volontà ferrea di proteggere la tua libertà a tutti i costi?

Non parliamo di Mathias, per pietà! Argomento vietato, soprattutto nel mezzo di un incontro così... promettente!

– Sì, un giorno ti racconterò la mia triste vita, dico ridacchiando. Nel frattempo, mi daresti quello che mi spetta?

– Desidera, miss Merlin? mi chiede strizzando gli occhi e fissandomi intensamente la bocca.

– Un orgasmo infinito...

– Affare fatto! sussurra infilando lentamente un ginocchio tra i miei, perché mi apra a lui.

Ridacchio un istante, ma vengo subito riconquistata dal desiderio. Quando mi sfilo short e canotta, ad Emmett sfugge un suono gutturale. Finalmente nuda contro di lui, mi concedo il piacere malizioso di fare scivolare i suoi boxer grigi con la maggior voluttà possibile. L’indumento vola sulla poltrona Chesterfield bianca accanto al letto.

Il mio amante si morde un labbro infilandomi una mano tra le cosce. Gemo, sentendo il pollice stuzzicarmi il clitoride e l’indice introdursi delicatamente dentro di me.



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