De Sà Moreira Régis - 2004 - Il libraio by De Sà Moreira Régis

De Sà Moreira Régis - 2004 - Il libraio by De Sà Moreira Régis

autore:De Sà Moreira Régis [De Sà Moreira Régis]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, General, Narrativa Straniera
ISBN: 9788861040779
Google: pkqruAAACAAJ
editore: Aìsara
pubblicato: 2011-09-14T22:00:00+00:00


La terza ora del pomeriggio nella libreria del libraio era la più odiosa. A dire il vero lo era anche fuori dalla libreria e, per quanto lontano potesse risalire nella sua infanzia, era sempre stata l'ora che aveva odiato di più. Per questo non poteva dare la colpa né alla sua età né al suo mestiere. Semplicemente la odiava.

Dovevano essere numerosi i clienti che condividevano questa sua avversione, perché era davvero raro veder apparire qualcuno a quell'ora.

Nessun pudupudupudù.

Non entrò nessuno.

Il libraio non aspettava nulla.

Non passò nemmeno una corrente d'aria.

Ciò che più di tutto angosciava il libraio era che non aveva la minima idea del motivo per cui quell'ora lo mettesse in quello stato.

Per prima cosa aveva cercato di comprenderne il motivo. I clienti, gli amici, i suoi fratelli e le sue sorelle, il suo amor perduto, Dio, la libreria, persino i libri… E, sebbene ci fosse in ognuno di questi elementi qualcosa per cui angosciarsi, il libraio sentiva che non aveva niente a che vedere con tutto ciò.

Sino al giorno in cui capì che era l'ora in sé, la terza ora del pomeriggio, a demoralizzarlo.

Il libraio aveva tentato ogni cosa per opporsi a quella situazione, ma aveva dovuto darsi per vinto. L'unica soluzione era lasciarla passare. Più o meno lentamente, a seconda dei giorni, più o meno faticosamente, ma con la certezza che sarebbe passata.

E passava sempre.

«Dove posso poggiare la mia falce?» gli chiese la gran dama in nero.

Il libraio alzò gli occhi dal libro e la osservò.

«La appenda pure all'attaccapanni» rispose.

La gran dama in nero non era una grande lettrice, ma era una cliente abituale della libreria del libraio, perché lui non scappava a gambe levate quando la vedeva arrivare ed era sempre molto gentile.

Si alzò per aiutarla.

«Davvero un bel cappello» disse la dama in nero scorgendolo sull'attaccapanni.

«Una gran bella falce» rispose il libraio.

«Lei crede…?» sospirò la gran dama.

Il libraio notò il suo smarrimento.

«Desidera qualcosa?»

«Sì» rispose la dama in nero. «Mi hanno parlato della poesia…»

«Ah» disse il libraio. «Ce n'è ovunque. Permetta che le consigli qualcosa…»

«Grazie.»

Il libraio accompagnò la dama in nero davanti a uno scaffale.

I libri tremarono, ma il libraio li rassicurò con lo sguardo. Ne prese uno da un ripiano e cercò una pagina.

Il libraio mostrò il libro alla gran dama in piedi davanti a lui, tenendolo in mano.

«Guardi…» disse. «Questo, ad esempio.»

La dama in nero lesse la pagina.

«Sì…» disse.

Il libraio cercò un'altra pagina e, allo stesso modo, gliela mostrò.

«Sì…»

Il libraio notò che la gran dama in nero stava iniziando a rischiararsi e cercò un'altra pagina.

«Ancora…»

Il libraio cercò altre pagine e le mostrò alla gran dama che leggeva sempre più rapidamente.

«Sì… Sì…»

La dama in nero stava diventando sempre meno nera. Il libraio prese un altro libro e continuò.

«Sì… Ancora…»

Il libraio tirò fuori tutta una pila di libri e glieli fece scorrere velocemente.

«Di più…» disse la gran dama ormai divenuta grigia.

Il libraio cercò poesie sempre più forti.

«Sì… così…»

Cercava di seguire la crescente velocità di lettura della gran dama.

«Ancora… Ancora…»

La dama in nero divenne pallida.

«Sì… Sì…»

Il libraio la obbligò a leggere ancora.



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