Elsinore by Jerome Charyn

autore:Jerome Charyn [Charyn, Jerome]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 88-356-0150-9
editore: Interno Giallo
pubblicato: 1991-12-31T16:00:00+00:00

IL CASO KRONSTADT

12

Si sentiva orfano, a starsene solo nell'ufficio della Aladdin Furs. Poi il suo intuito di killer tornò all'improvviso. La signora Vanderwelle gli aveva dato la chiave un po' troppo in fretta, e lui non aveva incontrato nessun re della bauxite. "Branley" era uno dei Mimi. La messa in scena che aveva fatto fallire era stata organizzata per lui. Un'altra Elsinore. Tornò nell'appartamento della piccola Judith, convinto che la chiave in suo possesso non entrasse più nella serratura. Invece, la porta si aprì. La piccola Judith era in casa.

— Come mai ci hai messo tanto? — chiese. Aveva la bocca rossa come un fiore. Non aveva l'aspetto di un legale d'azienda. Era una ragazza da amare. Ma Holden non ci avrebbe giurato. Non era molto furbo con le donne.

— Sei stata tu a mettermi sotto il naso Herbert Garden, vero? Per farmi trascinare al Flatiron Building come un cane al guinzaglio.

— Ma sei tu a voler essere trascinato. Fa parte della tua natura. Come hai fatto a sopravvivere tanto a lungo?

— Sono a prova di bomba… È stato molto difficile, signora Vanderwelle, fare l'amore con l'autista di Phipps?

— Tu non sei un autista.

E scommetto che tu non sei la piccola Judith Church.

— Sì, sono Judith.

E allora, perché ti fai chiamare Gloria Vanderwelle? - È un mio diritto, no, Holden?… Gloria è il mio secondo nome. E fare l'amore con te non è stato difficile. Anzi, mi è piaciuto.

— Ne sono lieto — disse Frog, pieno di amarezza. — A che serviva quella pagliacciata del Flatiron Building?

— Volevamo metterti alla prova. Secondo mia madre, non avresti capito. Ma si sbagliava.

— Anche lo spettacolo che avete inscenato a College Point serviva a mettermi alla prova?

— No. Quella è stata un'idea di Howard. Gli piace manipolare la gente. Mia madre lavora per lui. Non ci eri arrivato a questo, vero? È Howard a finanziare la compagnia di mimi. Devo dirti quanta gente abbiamo mandato in rovina per conto suo… con le messe in scena della mamma?

— E ora state mandando in rovina lui.

— Sì.

— Sono senza parole — disse Holden. — Non devi avere molto rispetto per me, se neanche lo neghi.

— Lo stiamo mandando in rovina goccia a goccia.

— Ma è tuo padre.

— Ti piacerebbe sapere dove sono nata?

— Che differenza fa?

— Sono nata nel manicomio dove Howard aveva fatto rinchiudere mia madre.

— Elsinore… nel Vermont.

— Andava a trovarla tutte le settimane e faceva l'amore con lei approfittando del fatto che lei era fuori di testa.

— I medici non l'avrebbero permesso.

— Il manicomio era suo. L'aveva fatto costruire per rinchiuderci mia madre. Una fortezza senza mura.

— E tu hai vissuto là… in mezzo ai boschi con la grande Judith. Finché lei non è tornata in sé. Poi lei è diventata capocomico e tu hai studiato legge. Così sono nati i Mimi. È stata un'idea di Howard, quella di iniziare le messe in scena?

— Che importanza ha? Noi avevamo bisogno di uno strumento, e Howard ci ha fornito i soldi. Io ho aspettato.

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