La forza del desiderio (Mistress matchmaker2) by Jess Michaels

autore:Jess Michaels [Michaels, Jess]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852048609
editore: MONDADORI
pubblicato: 2014-04-04T22:00:00+00:00

12

Quando John l’aveva invitata a cena a casa sua e poi, dopo, all’opera, lei ne era stata felice. La notte che avevano trascorso insieme li aveva avvicinati più che mai. E, anche se Mariah aveva strenuamente negato quel fatto con Vivien, quella loro nuova vicinanza le piaceva. Voleva passare più tempo con John, fare l’amore, conversare e instaurare un legame con lui. Non aveva mai provato niente del genere e voleva goderne al massimo.

Ora, però, seduta a quel lungo tavolo, con John dall’altra parte che fissava il suo cibo ancora intatto, non si sentiva tanto eccitata, quanto piuttosto preoccupata e frustrata. Sembrava che, ogni volta che facevano un passo avanti, lui puntasse i piedi e li costringesse a farne due indietro.

E questo la portò a chiedersi perché continuasse a cercarla, se era così riluttante a instaurare un legame con lei. Perché non la lasciava semplicemente libera di andare avanti con la sua vita? Se lo avesse fatto, lei avrebbe potuto tornare a dedicarsi alla ricerca di un protettore e lui agli incontri occasionali di cui aveva goduto tanto a lungo.

Non era giusto, ma non riusciva a essere arrabbiata, vedendo quanto era triste la bocca di John, quanto erano tese le sue spalle.

— John, non hai detto più di cinque parole in tutta la sera — gli disse alla fine, posando la forchetta. — È chiaro che ho fatto qualcosa che ti ha infastidito. Dimmelo subito e vediamo di risolverlo.

Lui si soprese e la guardò con espressione vacua. — Tu? Mi hai dato fastidio? — le sussurrò. — No. Mi dispiace, Mariah, se ti ho dato questa impressione. Non mi hai infastidito affatto.

Lei spostò la sedia e si alzò da quel tavolo da venti coperti ridicolmente lungo. Gettò il tovagliolo da parte e gli si avvicinò, sedendosi poi alla sua destra. Lui osservò ogni suo movimento con espressione indecifrabile ed esasperante quanto il resto.

Gli prese la mano e la strinse delicatamente.

— Allora cos’è, John? Sei stato distante e triste per tutta la serata — gli mormorò. — Se non sono io, allora cos’è che ha innalzato questo muro tra noi?

Lui la scrutò con uno sguardo che non gli aveva mai visto prima e, solo per un momento, lei pensò che si sarebbe aperto. Il cuore le mancò un colpo e si tese nella sua direzione per incoraggiarlo a parlare. Invece John ritrasse la mano dalla sua e si riappoggiò allo schienale, distaccato come sempre.

— Mariah, vorrei assumere una guardia del corpo per te.

Lei si drizzò per la sorpresa. Niente poteva stupirla di più.

— Cosa? — gli chiese incapace di formulare una risposta più coerente alla follia che le aveva appena proposto.

Lui aggrottò la fronte. — Una guardia del corpo. Non ti darà fastidio, te lo prometto. Ti accompagnerà all’andata e al ritorno dei tuoi appuntamenti e resterà seduto fuori ad aspettarti. E controllerà anche la tua casa.

Mariah batté le palpebre e, per un attimo, si chiese se non stesse dormendo. Quella conversazione sembrava persino più assurda di quelle che le capitava di avere nei sogni con gatti e farfalle.

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