Non provocarmi! – Vol. 6 by Emma M. Green

autore:Emma M. Green [Green, Emma M.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9791025731734
editore: Addictive Publishing
pubblicato: 2016-08-31T22:00:00+00:00

***

Schiocco le dita sotto il naso di Samuel che dorme, una volta raggiunta la civilizzazione.

- Eh?! Non sono stato io! Non sparate! grida sobbalzando, prima di essere completamente sveglio.

- Certo che sei tu! Sei sempre tu!! dico divertendomi.

- Cosa? Ho detto qualcosa a alta voce?

- Lascia stare. Ti porto da qualche parte? Da Aïna?

- Diciamo che… se hai ancora una camera per me… esita Sam con un’aria penosa.

- Ti sei fatto sbattere fuori?

- Credo che stiamo facendo un break, corregge. Il tempo per lei di riflettere al suo comportamento eccessivo. Non si getta un uomo innocente fuori di casa perché bacia una vecchia conoscenza per strada…

- Samuel Torres non dirmi che ti sei fatto beccare da AÏna mentre sbaciucchiavi Faith per strada?

Davanti al suo silenzio contrito, gli do una sberla dietro la testa e lo porto a casa mia. È presto, forse la principessa Presidente è ancora in ufficio. E non va bene. Ho una voglia imperiosa di lei. Una specie di urgenza che aumenta da quando siamo partiti da Mojave. Un appetito per la vita, dopo aver scampato la morte. Prendo comunque il tempo di farmi una doccia, di cambiare vestiti, di mandare giù un sandwich, di nutrire e accarezzare Willy che fa l’offeso, di rifare le bende di mio fratello che mi supplica di non lasciarlo da solo con lui. Li affido l’uno all’altro, e scappo via. I miei due cellulari hanno vibrato quasi allo stesso momento. Un messaggio di Jamal su quello professionale, un altro di Valentine sul personale:

[Fine della missione. Miss Cox è in sicurezza a casa sua. RAS. A presto boss]

[Mi faccio un bagno. Non è divertente senza di te, la vasca non straborda. Se per sfortuna non dovessi tornare intero, ho appena deciso quello che voglio conservare: mani, sedere, braccia, labbra, spalle, occhi, lingua. E Mr Viking of course. È tutto. Il resto non importa. Sei pregato di fare il necessario. Baci]

Sorrido come uno stupido accendendo la mia altra macchina. Una Camaro 2SS nera che mi sono comprato ultimamente con i soldi che mi entrano grazie a SAFE e il business di cerotti con Roman e Malik. Il mio hummer è diventato un po’ troppo visibile in mezzo alle vetture di lusso che si incrociano sotto la torre Cox. Non mi importa molto del bolide che guido. Ma preferisco non attirare troppo l’attenzione su di me o sulla principessa Laine-Cox, ora che è alla testa del gruppo.

Il mio “Mr Viking” come lo chiama lei, si risveglia quando immagino la mia Natalie Portman in giacca e cravatta nel suo ufficio. Poi in tenuta di Eva nel suo maledetto bagno troppo grande per lei. L’urgenza ritorna. Guido troppo veloce. Mi parcheggio male. Scivolo nella villa Cox come un ladro, tranne per il fatto che ho le chiavi. Disattivo l’allarme all’interno, tolgo le scarpe per camminare in silenzio fino al bagno di Valentine. L’urgenza aumenta ancora. Non voglio farle paura. Ma non ho neanche voglia di parlare, di annunciarmi, di doverle raccontare tutto, di sussurrarle che va tutto bene, che mi è mancata.

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