Shaw George Bernard - 1903 - Uomo e superuomo by Shaw George Bernard

Shaw George Bernard - 1903 - Uomo e superuomo by Shaw George Bernard

autore:Shaw George Bernard [Shaw George Bernard]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Amazon: B0066TXG8W
editore: Mondadori
pubblicato: 1926-01-14T23:00:00+00:00


Vivan le femmine!

Viva il buon vino!

LA STATUA (riprende il motivo un'ottava più su, con voce da tenore) Sostegno e gloria

D'umanità!

IL DIAVOLO. Precisamente. Be', adesso non canta mai per noi.

DON GIOVANNI. E ve ne lamentate? L'inferno è pieno di musicomani: la musica è la droga dei dannati. Non è permesso a un'anima persa di astenersene?

IL DIAVOLO. Osate bestemmiare contro la più sublime delle arti!

DON GIOVANNI (con freddo disgusto) Parlate come una donna isterica che blandisce un violinista.

IL DIAVOLO. Io non sono in collera. Sto soltanto compiangendovi. Non avete anima; e non avete coscienza di tutto ciò che perdete. Ma voi, Se¤or Commendatore, siete un musicista nato! Come cantate bene! Mozart ne sarebbe estasiato, se fosse ancora qui; ma piagnucolava ed è andato in paradiso. E' strano che uomini intelligenti, che si sarebbero creduti nati per essere popolari tra noi, si siano rivelati dei fallimenti sociali, come Don Giovanni!

DON GIOVANNI. Mi dispiace proprio moltissimo di essere un fallimento sociale.

IL DIAVOLO. Non è che non ammiriamo il vostro intelletto. Tutt'altro.

Ma io considero la questione dal vostro punto di vista. Voi non andate d'accordo con noi. Questo luogo non vi si addice. La verità è che avete... non dirò che avete poco cuore perché sotto la vostra patina di cinismo avete un cuore molto caldo...

DON GIOVANNI (stringendosi tra le spalle) No, no, vi prego.

IL DIAVOLO (stuzzicato) Be', non avete alcuna capacità di divertirvi.

Siete soddisfatto?

DON GIOVANNI. E', in un certo senso, una forma negativa meno intollerabile dell'altra. Ma se me lo permettete vado, come al solito, a rifugiarmi nella solitudine.

IL DIAVOLO. Perché non vi rifugiate in paradiso? Quello è il luogo che va bene per voi. (A Ana) Coraggio, Se¤ora. Non potreste persuaderlo, per il suo bene, a cambiar aria?

ANA. Ma può andare in paradiso se lo desidera?

IL DIAVOLO. Che cosa glielo impedisce?

ANA. E chiunque può... io posso andare in paradiso, se lo desidero?

IL DIAVOLO (con un certo disprezzo) Certo, se questi sono i vostri gusti.

ANA. Ma com'è, allora, che non vanno tutti in paradiso?

LA STATUA (ridacchiando) Te lo dico io, cara. Perché il paradiso è il luogo più angelicamente noioso di tutto il creato: ecco perché.

IL DIAVOLO. Sua Eccellenza il Commendatore lo dice con schiettezza militare; ma lo sforzo di vivere in paradiso è intollerabile. Si usa dire che io ne sia stato scacciato; ma, per la verità, niente avrebbe potuto indurmi a rimanerci. Me ne sono andato di mia iniziativa, e ho organizzato questo luogo.

LA STATUA. Non mi stupisce. Nessuno può resistere in paradiso per un'eternità.

IL DIAVOLO. Oh, per certa gente va bene. Siamo giusti, commendatore: è questione di temperamento. Io non ammiro il temperamento paradisiaco; non lo capisco; e non credo di volerlo proprio capire; ma per formare un universo ce ne vuole di tutte le qualità. I gusti non si spiegano: c'è gente che ci sta bene. Io credo che a Don Giovanni piacerebbe.

DON GIOVANNI. Ma - scusate la franchezza - potreste proprio tornarci, se lo desideraste? O è la storia dell'uva acerba?

IL DIAVOLO. Tornarci! Io ci torno spesso. Non avete



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