I sopravvissuti by Julianna Baggott

autore:Julianna Baggott [Baggott, Julianna]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 978-88-6251-104-9
pubblicato: 2011-12-31T16:00:00+00:00

Partridge

Gabbia

Per raggiungere le Terre Sciolte, Partridge e Bradwell devono attraversare la città in rovina, e passare da casa di Pressia non è una gran deviazione.

«Voglio controllare come sta suo nonno» dice Bradwell. «So dove abita».

Partridge è completamente coperto; non mostra un solo centimetro di pelle. Bradwell, infatti, gli ha detto di curvare le spalle come se fosse gobbo e di camminare trascinando una gamba. Normalmente si manterrebbero nei vicoli o sotto terra, ma non c'è tempo per farlo, adesso.

Si fanno strada in mezzo alle bancarelle affollate del mercato: come ha spiegato Bradwell, più gente c'è, più è facile passare inosservati. Da ogni lato si vedono persone che sembrano per metà robotiche. Partridge nota fili metallici, ingranaggi esposti e parti di cute mescolati a vetro e plastica. Vede brillare sul dorso di una mano l'alluminio di una vecchia lattina. Un torace è fatto di metallo bianco: forse prima era una lavatrice? Sul lato di una testa c'è la massa bulbosa di un auricolare incollato a un orecchio e assorbito dalla pelle. Vede una mano aprirsi, rivelando una tastiera incorporata. Qualcun altro usa un bastone perché ha una gamba morta che spinge davanti a sé. A volte c'è semplicemente della pelliccia su un avambraccio, seguita da una mano contorta e minuscola come una zampetta di animale.

Ma ciò che lo sorprende di più sono i bambini. Non ci sono molti bambini piccoli nella Sfera. Le famiglie numerose sono fortemente scoraggiate, e in presenza di carenze evidenti nel corredo genetico è addirittura vietata la riproduzione.

«Smettila di startene lì imbambolato» sibila Bradwell.

«È solo che non sono abituato a vedere bambini» sussurra Partridge. «Non così tanti».

«Consumano troppe risorse, vero?».

«Messa così, suona proprio male».

«Comunque, guarda dritto davanti a te».

«È più difficile di quanto credi».

Proseguono per un po' sul loro cammino. «Come fai a sapere dove abita Pressia? Andavi spesso a trovarla?» chiede Partridge, tentando di distrarsi.

«L'ho conosciuta più o meno una settimana prima del suo compleanno e sono passato da casa sua per lasciarle un regalo».

Partridge si domanda in che cosa consistano i regali, da queste parti. Anche lui desidera vedere dove abita Pressia. Si sente colpevole all'idea di voler provare un assaggio di vita quotidiana, come un turista, ma è proprio così. Vuol vedere come funzionano le cose. «Che cosa le hai regalato?».

«Niente che significhi qualcosa per te» dice Bradwell. «Casa sua è proprio in fondo a questa strada. Non manca molto». Partridge si sta abituando a Bradwell. Dietro questo commento, si nasconde un messaggio chiaro. Chiudi la bocca e smettila di fare domande.

Il vicolo è molto stretto. Puzza di animali e di marciume. Le case sono state costruite all'interno di edifici crollati. Alcune non sono altro che pochi pezzi di compensato montati sopra le pietre.

«Eccoci» dice Bradwell. Si avvicina a una finestra che sembra sia stata sfondata da poco. Ci sono ancora schegge di vetro attaccate alla cornice. Si affacciano entrambi in una piccola stanza, con un tavolo, una sedia rovesciata e un mucchietto di vestiti sul pavimento, che potrebbe essere una sorta di giaciglio. Sulla parete in fondo ci sono degli armadi, con le porte tutte spalancate.

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