Il Banchetto dei Corvi by George R. R. Martin

Il Banchetto dei Corvi by George R. R. Martin

autore:George R. R. Martin
La lingua: ita
Format: mobi
editore: Mondadori
pubblicato: 2005-01-19T23:00:00+00:00


«Speravo che ormai ne avessi avuto abbastanza di quella maledetta barba. Tutti quei peli ti fanno somigliare a Robert.» Sua sorella, abbandonato il lutto, indossava un abito verde giada con maniche di pizzo di Myr color argento. Uno smeraldo, grosso come un uovo di piccione, pendeva dalla catena d'oro che portava al collo.

«La barba di Robert era nera, la mia è dorata.»

«Dorata o argentata?» Cersei gli strappò un pelo da sotto il mento e lo osservò. Era bianco. «Tutti i colori ti stanno abbandonando, fratello. Sei diventato il fantasma di ciò che eri, un pallido storpio. Così smunto, sempre in bianco.» Gettò via il pelo. «Ti preferisco vestito di porpora e d'oro.»

"E io ti preferisco immersa nella luce del sole, con gocce d'acqua che bagnano la tua pelle nuda." Avrebbe voluto baciarla, portarla nella sua stanza, buttarla sul letto... "Si è scopata Lancel, Osmund Kettleblack e Ragazzo di Luna..." «Voglio fare un accordo con te, Cersei. Sollevami da questo compito e il mio rasoio sarà al tuo comando.»

La regina strinse le labbra. Aveva bevuto vino caldo speziato, il suo alito odorava di noce moscata. «Hai la presunzione di mercanteggiare con me? Non credo di doverti ricordare che hai giurato obbedienza.»

«Ho giurato di proteggere il re. Il mio posto è al suo fianco.»

«Il tuo posto è ovunque lui decida di mandarti.»

«Tommen appone il sigillo su qualsiasi pezzo di pergamena tu gli metta sotto il naso. Questa è opera tua ed è una follia. Perché nominare Daven protettore dell'Ovest se non ti fidi di lui?»

Cersei sedette vicino alla finestra. Dietro di lei, Jaime scorgeva le rovine annerite della Torre del Primo Cavaliere. «Come mai sei così riluttante, ser? Insieme alla mano hai forse perso anche il coraggio?»

«Ho prestato giuramento a lady Catelyn: non impugnare mai più le armi contro gli Stark o i Tully.»

«Un giuramento assurdo, fatto con una spada alla gola.»

«Come potrò difendere Tommen se non sono al suo fianco?»

«Sconfiggendo i suoi nemici. Nostro padre diceva sempre che un colpo ben assestato difende meglio di qualsiasi scudo. Anche se, in effetti, per questo bisogna avere la mano della spada. Comunque, perfino un leone storpio può incutere timore. Voglio Delta delle Acque. Voglio Brynden Tully, in catene o morto. E voglio qualcuno che rimetta ordine a Harrenhal. Abbiamo urgente bisogno di Wylis Manderly, ammesso che sia ancora vivo e prigioniero, ma il presidio di Harrenhal non ha risposto a nessuno dei nostri corvi messaggeri.»

«A Harrenhal ci sono gli uomini di Gregor Clegane» le ricordò Jaime. «Alla Montagna che cavalca, che cavalcava, piacevano crudeli e stupidi. È molto probabile che i corvi se li siano mangiati, con i messaggi e tutto.»

«È per questo che mando te. Potrebbero mangiarsi anche te, coraggioso fratello, ma sono certa che gli procurerai una bella indigestione.» Cersei si lisciò le sottane. «Voglio che in tua assenza ci sia ser Osmund al comando della guardia reale.»

"... per quel che ne so si è scopata Lancel, Osmund Kettleblack e Ragazzo di Luna..." «La scelta non spetta a te. Se devo andare, sarà ser Loras a comandare in mia vece.



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