Gray Claudia - Firebird 01 - 2014 - La caccia by Gray Claudia

Gray Claudia - Firebird 01 - 2014 - La caccia by Gray Claudia

autore:Gray Claudia [Gray Claudia]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Science Fiction & Fantasy, Fantasy, Foreign Languages, Italian, Fantasy; Horror & Science Fiction, Literature & Fiction, Foreign Language Fiction
ISBN: 9788858938720
Amazon: B014L8D4ZO
editore: HarperCollins Italia
pubblicato: 2015-09-07T22:00:00+00:00


15

«Katya!» la afferro per un braccio e la tiro verso di me. Le sue carte si spargono sul pavimento del treno, quadri e fiori dispersi come rifiuti ai nostri piedi.

Zefirov non si muove, si limita a sorriderci: un ghigno così malvagio che vorrei cancellarglielo dalla faccia con uno schiaffo. «Adesso vedremo se sarete ancora così arroganti e spocchiose. Vedremo chi sarà obbligato a giocare a carte con delle mocciose viziate, invece di combattere come un soldato.»

Katya si mette a piangere, io me la stringo al petto. Sto per chiedergli che cosa sta succedendo, ma lo so già. «Il Granduca Sergei. C’è lui dietro a tutto questo, vero?»

«Ci sbarazzeremo dei vigliacchi» dice Zefirov, alzandosi in piedi. «Avremo un vero zar, che avrà il coraggio di portarci in guerra.»

Guerra? Che cosa c’entra la guerra adesso? Pensavo di aver cominciato a comprendere questa dimensione, ma non sono a casa, e la mia ignoranza è pericolosa, non ho modo di capire del tutto la trappola in cui siamo appena cadute.

«Siete la guardia del corpo di Peter, siete nostro amico» protesta Katya.

Zefirov scoppia a ridere e finisce di alzarsi. Porta una mano alla pistola che ha alla cintura.

Oh, Signore. In un lampo capisco tutto, e mi irrigidisco. Ci uccideranno tutti, e poi manometteranno il treno in modo che sembri un incidente. A quel punto Sergei sarà il legittimo erede al trono. Quando saremo morti, tutto il potere sarà nelle sue mani.

Dal resto del treno si sentono gli echi di urla e grida, insieme al rumore degli spari. Fuggirei con Katya, se ci fosse un posto dove fuggire, ma per come stanno le cose posso solo fissare inorridita Zefirov che spiana la pistola.

Nella carrozza risuonano due spari, così forti che sento un dolore acuto nelle orecchie. Katya si mette a strillare. Ma è Zefirov a cadere.

Mi volto di scatto e vedo Paul in piedi dietro di me, con la sua arma puntata.

Mentre me ne sto lì sconvolta, con un rombo nelle orecchie, Paul fa un passo avanti. «Siete incolume, mia signora?»

«Noi... stiamo bene. Che cosa sta succedendo?»

«Non tutti i soldati su questo treno sono dei traditori.» Non ho mai visto Paul così infuriato: ha appena ucciso un uomo senza esitazione, e non degna nemmeno di uno sguardo il suo cadavere insanguinato sul pavimento. «Potrebbero aver imbottito il treno di esplosivo. Dovete correre a rifugiarvi nella foresta.»

La foresta è a qualche centinaio di metri. Ha cominciato a nevicare, con fiocchi grandi e morbidi, ma penso di potercela fare. Potrebbero spararci, ma se restiamo qui moriremo di certo.

«Andate» dice Paul, e mi prende la mano, stringendola per scuotermi dallo shock. «Correte più veloci che potete, e non guardatevi indietro. Vi troverò, mia signora. Lo giuro.»

Katya si divincola dal mio abbraccio e afferra la sua pelliccia: il suo istinto di sopravvivenza deve essere più forte del mio. Subito dietro di lei, mi precipito alla porta, ma poi mi volto indietro: «Paul, state attento».

«Andate!» mi grida lui correndo di nuovo alla carrozza di mio padre.

Mi lancio dal treno nella neve. È ancora più alta di quanto pensassi, mi arriva quasi alle ginocchia.



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