I confini incerti del fuoco by Daniela Krien

autore:Daniela Krien [Krien, Daniela]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Corbaccio
pubblicato: 2021-12-18T23:00:00+00:00

Mercoledì

Quasi.

Peter è quasi rimasto da lei. La sera prima, in camera sua, nel suo letto.

Si erano seduti per terra come un tempo, quando erano giovani, Peter con una gamba piegata e l’altra stesa, Rahel a gambe incrociate. Avevano parlato delle sette virtù – prudenza, giustizia, fortezza, temperanza, fede, speranza e carità – e si erano domandati se la temperanza valesse anche per il sapere. Dopo il secondo bicchiere di vino erano arrivati alla conclusione che l’istruzione sia indispensabile per comprendere il mondo, ma che esista un punto in cui la prudenza sfocia nella stupidità. Chi non è più in grado di reagire spontaneamente, chi deve faticosamente incasellare ogni esperienza in un contesto teorico, costui ha raggiunto il punto di non ritorno.

«Una persona così ignora gli istinti e le paure utili. La prudenza diventa la sua rovina e lo fa annegare» aveva osservato Rahel e Peter aveva concluso che a quel punto tutto, ma proprio tutto può diventare distruttivo. Poi lei gli aveva tolto di mano il bicchiere e lo aveva attirato sul letto.

Per un po’ era rimasto sdraiato di schiena, cingendola con un braccio, gli occhi sbarrati e lo sguardo fisso sul soffitto, mentre lei aspettava in silenzio una parola tenera da parte sua. Le sembrava già di percepirla, di vederla che prendeva forma e si metteva in viaggio per arrivare infine da lei. Aveva sincronizzato il ritmo del respiro con quello di lui, per eliminare quel poco di resistenza che avrebbe potuto mettersi di traverso sul cammino della parola.

E lui, con grande delicatezza, aveva sfilato il braccio da sotto di lei, l’aveva baciata sulla fronte ed era uscito dalla camera.

Si era svegliata verso le due con il cuore in tumulto e così madida di sudore da doversi cambiare. In sogno aveva visto Simon morto su un prato, ma non era stato il sogno la causa del suo turbamento. Quei supplizi notturni, non di rado legati a una improvvisa paura della morte, la perseguitavano da più di un anno, si presentavano sempre intorno alle due o le tre del mattino, a volte accompagnati da nausea, di tanto in tanto con un inspiegabile prurito in tutto il corpo e sempre con palpitazioni e un’abbondante sudorazione. Come se non bastasse, il sudore aveva un odore nauseabondo, acido e penetrante. In passato non le era mai successo di puzzare così. In ogni caso questi brutti effetti collaterali dell’invecchiamento un giorno avrebbero semplificato il processo di distacco dalla vita.

Con questo pensiero si era riaddormentata.

Prudenza, giustizia, fortezza, temperanza, fede, speranza e carità.

Ha scritto su un foglio le sette virtù e ha cerchiato la fortezza.

Oggi vuole essere forte, coraggiosa. Affrontare con coraggio la freddezza di Peter, che non è una vera freddezza, bensì un insieme di distacco, scarsa fiducia e perdita di un legame collettivo. Lei non lo aveva seguito quando aveva iniziato a isolarsi dalla società. Non aveva fatto niente per fermarlo. E quando l’estraniamento era aumentato anche in lei Peter ormai se n’era andato da tempo… in un rifugio interiore la cui porta non era facile da aprire.

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