Il cane in città by Alessandra Piccolo

Il cane in città by Alessandra Piccolo

autore:Alessandra Piccolo [Piccolo, Alessandra]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: ebook
editore: Tea
pubblicato: 2023-09-09T22:00:00+00:00


Alcuni tecnicismi

L’importante non è il numero di volte che pronunciate i comandi, ma se il cane si comporta come gli chiedete. Ricordatevi che «fermo» non è «resta», e viceversa, ma non è neppure «seduto». «Fermo» significa «bloccati per qualche istante», e questo può avvenire in qualsiasi posizione lui voglia. Vi ricordate il gioco «1, 2, 3... Stella»? Durante la conta si camminava verso il muro, ma alla parola «Stella» ci si doveva bloccare, l’importante era stare immobili fino a quando non riprendeva la conta.

Per insegnare il «resta» bisogna costruire un esercizio. Il cane deve essere seduto o a terra, perché deve rimanere in un determinato posto ad aspettarvi, quindi metterlo in una posizione statica rende più comoda l’attesa. Vi posizionate in piedi di fronte a lui, con il palmo della mano davanti al muso (ma non attaccato, non deve mettersi ad annusarlo, deve essere solo ben in vista), gli dite «resta» e poi fate un passo indietro, contate fino a tre e tornate da lui. Se nel frattempo non si è alzato per venirvi incontro ditegli «bravo!» e poi dategli un premietto. Ripetete la richiesta, mano aperta e «resta», e fate un altro passo indietro, ma questa volta contate fino a sei: se non si muove, avvicinatevi, ditegli «bravo!» e premiatelo. Ripetete ancora una volta, mano aperta e «resta», allungando il tempo di attesa, e poi concludete con grandi feste. Lodatelo e premiatelo soltanto al vostro ritorno, non mentre siete in movimento verso di lui. Ricordatevi, dopo aver detto «resta», mentre vi allontanate, dovete abbassare la mano perché non lo state ipnotizzando, non deve focalizzare la sua attenzione sulla mano ma deve imparare ad avere fiducia in voi e aspettare in vostro ritorno.

Se dovesse muoversi, non sgridatelo, tornate da lui e riprendete l’esercizio dall’inizio, forse vi siete allontanati troppo o avete contato più secondi del dovuto. Non abbiate fretta di allontanarvi, è più importante aumentare il tempo invece che lo spazio, poi gradualmente farete due passi, poi cinque e così via, contando sempre più secondi di attesa. All’inizio provate in casa, o in zone con pochi stimoli e sicure. Il segreto è, anche in questo caso, esercitarvi prima di averne realmente bisogno. Usate stanze diverse simulando situazioni diverse, ad esempio: lo lasciate in «terra-bravo-resta» all’ingresso del bagno e voi andate a lavarvi le mani; lasciate il cane in salotto e andate in cucina a prendervi un bicchiere d’acqua; gli chiedete di restare davanti alla porta di casa e uscite per chiamare l’ascensore; avete un guinzaglio lungo, che vi permette di allontanarvi abbastanza ma non troppo, gli dite «seduto-bravo-resta» fuori dal locale pattumiera e voi andate a gettare il sacchetto.

Il «fermo» è una sosta momentanea alla quale segue un’altra richiesta: «fermo-bravo-andiamo», quando siete in passeggiata al guinzaglio; «fermo-bravo-vieni» se il cane è distante ma vi squilla il cellulare e non volete che si allontani troppo mentre rispondete. Con il «fermo» il cane rimane il attesa e in allerta, pronto a riprendere l’attività. Se la sosta è un po’ più lunga gli



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