Il Palazzo Delle Illusioni by Chitra Banerjee Divakaruni
autore:Chitra Banerjee Divakaruni [Divakaruni, Chitra Banerjee]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 978-88-06-19056-9
pubblicato: 2007-12-31T16:00:00+00:00
25.
Sari
Il tempo è come un fiore, disse una volta Krishna. Lì per lì non compresi. Ma più tardi immaginai un bocciolo di loto nell'atto di schiudersi, e il modo in cui i petali esterni si distendevano rivelando quelli interni. Questi ultimi non avrebbero mai conosciuto i più vecchi ed esterni, pur avendo ricevuto da loro la propria forma, e soltanto lo spettatore, nel cogliere il fiore, sarebbe riuscito a notare le connessioni che li univano.
Il petalo di quel pomeriggio si aprì come un sospiro scarlatto. Era il mio periodo del mese, il che mi rendeva letargica. Avvolta in un cotone leggero che un mercante mi aveva portato fin dal lontano Bengala, sonnecchiavo nella soffusa luce del sole davanti alla finestra e ascoltavo i richiami delle gracule in giardino, invasa da un senso di calma che non provavo da tempo. In seguito a un vivace scambio di parole avvenuto la sera precedente nella nostra camera da letto, Yudhisthir si era convinto che fosse giunta l'ora di concludere la visita ad Hastinapur e di tornare nel suo regno. Mi aveva promesso di annunciarlo a Duryodhan quel giorno stesso. Perciò alla fine avrei ripreso possesso del mio palazzo, dove potevo cominciare a cancellare dalla memoria l'espressione adirata di un certo volto.
Non avevo idea del petalo che si era dischiuso poche ore prima nella nuova sala di Duryodhan, dove il principe Kaurava, mostrandosi deluso all'idea di dover rinunciare così presto alla compagnia dell'amato cugino, lo aveva sfidato a un'ultima partita a dadi. «Forse così avrò modo di riprendermi almeno una parte del denaro che mi hai vinto, eh?» E in quell'incontro conclusivo (collegato a tutti i petali allargatisi nel passato e ormai avvizziti, alle tante ore dedicate al gioco a Indra Prastha per irretire mio marito), Sakuni si era sostituito al nipote come avversario di Yudhisthir. Il petalo si distese, rivelando l'abilità che l'uomo aveva sempre tenuto nascosta. Partita dopo partita, Sakuni aveva continuato a battere il mio sposo, finché lui, sordo alle preghiere dei fratelli, non ebbe perso monili e pietre preziose, armi e ricchezze personali al completo. Poi, incitato dal cugino, prigioniero dell'ostinazione e ammorbato dal gioco, aveva cominciato a puntare cose che non aveva il diritto di mettere a repentaglio. E le aveva perdute tutte.
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