Urania Argento 07 - L'Anno Del Massacro by David Gerrold

Urania Argento 07 - L'Anno Del Massacro by David Gerrold

autore:David Gerrold [Gerrold, David]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: V4.8, Collezione Urania
editore: Mondadori
pubblicato: 1995-08-10T22:00:00+00:00


Libro Rosso (autorizzazione 22.19 A)

34 NESSUNO TI DICE MAI BRAVO

"Ci sarebbero molte cose da dire sul detto 'l'uomo pensa con l'uccello'.

Una è che il pene medio si rizza sempre in piedi per rivendicare

i propri diritti, l'uomo medio no."

Solomon Short

Mi svegliai di soprassalto.- Eh...?! Bussarono di nuovo. - Jim?

- Vattene.

Invece la porta si aprì, ma Lizard rimase ferma sulla soglia, senza entrare. Mi voltai su un fianco e guardai fuori dalla finestra.- Che c'è?

- Niente - disse. Aveva una voce strana, più strana del solito.

- Che c'è? Vuoi darmi un'altra pugnalata?

- Jim, ti prego, non fare così.

Mi voltai di nuovo a pancia in su e la guardai. La luce del giorno filtrava obliqua nella stanza, illuminando Lizard. I suoi capelli fiammeggiavano come rame, la pelle chiara risplendeva di luce propria, sembrava un angelo circondato da un alone. Mi faceva male solo guardarla.

- Che vuoi?

- Non lo so. - Rimase lì ferma per un momento interminabile, incerta e confusa. Indugiava con lo sguardo su ogni oggetto, fissando la finestra, il soffitto, la parete e poi me, ma solo per un brevissimo istante, per distogliere subito lo sguardo. - Non voglio restare sola - confessò.

Alzai le spalle. - Come dire che stare con me è sempre meglio che restare sola. E credi che mi faccia piacere?

- Jim... quando vuoi sai essere l'uomo più gentile e sensibile...

- Dopo tutte le cose che mi hai detto, se cerchi consolazione credo che tu la stia cercando nel posto sbagliato. Dovresti procurarti un vibratore.

Lizard indietreggiò, ma devo ammettere che non si perse d'animo. -Non avevo intenzione di farti del male.

- Sì, invece. Volevi pareggiare i conti. Io ti ho fatto stare male non una, ma decine e decine di volte, e tu hai messo da parte tutto il male che ti ho fatto a poco a poco e me l'hai riversato addosso tutto in una volta, come un vulcano. Sono stato cieco... quello che mi hai detto è vero e merito tutta la tua rabbia. Ma non negarlo, Lizard, tu volevi farmi del male proprio come io l'avevo fatto a te. Be', ci sei riuscita, credo di non essere mai stato tanto male in vita mia. Quindi, adesso, per favore, vattene e lasciami solo...

- Ho paura, sono sola e ho bisogno che qualcuno mi tenga fra le braccia. E tu sei l'unica persona... - Si avvicinò di qualche passo.

Mi alzai a sedere sul letto e la fissai. - Non posso crederci. E tu saresti quella che dà a me dell'autodistruttivo? Ma che cazzo sta succedendo? Solo pochi minuti fa mi hai detto che non volevi vedermi mai più, che c'erano cose che ti avevano fatto stare così male che non potevi dimenticarle e nemmeno perdonarle. Be', è esattamente quello che provo io adesso. - Alzai una mano per farle segno di tacere... e per fermarmi prima di aggiungere altro.

Che stavo facendo? La cosa che volevo di più al mondo era avere fra le braccia Lizard Tirelli... Adoravo guardarla negli occhi, farla ridere, ansimare, sospirare e toglierle il fiato.



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