Alla gola by Henry Hoke

autore:Henry Hoke [Hoke, Henry]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: puma; ecologia; antispecismo; parità di genere; natura; siccità
editore: Mercurio S.r.l.
pubblicato: 2024-07-04T22:00:00+00:00

anche quando lascio il parco il parco viene con me

l’odore di bruciato mi rimane sulla pelliccia e nel naso e gli alberi continuano e vengono divisi dalla strada in curva e si ergono alti su entrambi i lati e io scelgo il lato con più verde e abbraccio le siepi e cerco di andare veloce

qui ci sono edifici molto più grandi e robusti delle tende al villaggio e le loro porte sono solide non morbide

salgono e salgono quasi quanto gli alberi

sento un’auto avvicinarsi e scompaio dentro una siepe fitta

due uomini scendono dall’auto e fanno rumore con lunghi legnetti che terminano con lame rotanti come piccoli cazzo di elicotteri e stanno dall’altra parte della strada

e trascinano le lame sulle siepi facendo volare in aria pezzi di verde

è così verde qui

come

mi seppellisco più a fondo nel caso in cui gli uomini si stancassero della loro siepe e attaccassero la mia

ma non lo fanno

quando il roteare si allontana guardo fuori e vedo due piccoli escursionisti

un uomo e una donna che conosco dal parco

scavalcano le enormi radici che spuntano dal terreno mentre salgono sulla collina

non capiscono che il parco non è più sicuro

si fermano davanti a me come se avessero sentito i miei pensieri come se avessero sentito il mio avvertimento

sai chi vive lì dice la donna e indica oltre la strada l’edificio al di là della siepe tagliata quella è la casa degli slaughter

l’uomo beve un grosso sorso da una bottiglia d’acqua e dice oh cazzo davvero io amo gli slaughter lui lo amavo è una leggenda

sì dice la donna ma sua moglie è più giovane di te

che schifo dice l’uomo

schifo sì dice la donna ma è un classico

continuano a camminare in salita verso il pericolo e non c’è nulla che io possa fare per fermarli

guardo la casa che hanno puntato

il nome slaughter mi suona bene

come qualcosa che potrei fare

come un posto a cui appartengo

sonnecchio fino a notte e mi sveglio quando un’auto prende vita e parte dalla casa di slaughter

i fari dell’auto mi accecano per un attimo e quando riesco di nuovo a vedere attraverso la strada e striscio nella siepe tagliata e dentro la fitta erba verde

l’acqua spruzza da piccoli buchi nel terreno e io bevo finché non sento un’altra auto

corro intorno al lato della casa e raggiungo un’area erbosa ancora più grande sul retro

quando arrivo vedo una ragazza con un mantello sulle ginocchia illuminata da una lanterna blu in un cerchio di pietre scintillanti tiene in mano una tazza e la tazza spinge il fumo in aria

posa la tazza a terra davanti a sé e abbassa la testa in modo che il mantello copra tutto tranne i suoi lunghi capelli e i suoi lunghi capelli fuoriescono e leccano l’erba come una fiamma

è un colore che fino a ora non pensavo di poter vedere

tiene la testa bassa e io mi avvicino di soppiatto e abbraccio l’angolo della casa

la sento sussurrare

dietro un altro angolo trovo un buco nella dura pietra grigia dove manca un pezzo ed è abbastanza grande per il mio

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