Cercando l'onda by Christopher Vick

autore:Christopher Vick [Vick, Christopher]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Giunti
pubblicato: 2022-12-08T00:00:00+00:00

25

Non ho più rivisto gli altri finché non sono tornato a scuola. Jade aveva ricevuto un messaggio in cui le chiedevano di farmi trovare nel bagno dei maschi.

Big G era appoggiato ai lavandini, Skip e Cencio in piedi vicino alla parete più lontana, sotto la finestra di vetro satinato. Tenevano tutti e tre la testa bassa, le braccia incrociate, la fronte corrugata. Cencio aveva la faccia di uno che non dormiva da un mese.

«Be’?» ha fatto Cencio.

Ho aspettato qualche secondo, per assaporare quell’insano godimento.

«Non gli ho detto niente» ho annunciato alla fine.

Cencio si è staccato dalla parete. Mi ha messo le mani sulle spalle e mi ha fissato negli occhi.

«Ti sei preso la colpa» ha detto lentamente, per essere sicuro che tutti e due capissimo bene le parole che pronunciava. E quello che significavano. «Credono fosse roba tua? Sul serio?»

«Già. O meglio, erano abbastanza sicuri che ti stavo coprendo, ma ho dichiarato che era roba mia.»

«La sai una cosa, Sam? Io ti amo, cazzo se ti amo, e voglio fare dei bambini con te!» Mi si è buttato addosso. «Tu sei una leggenda, Sfigato!!!» Mi sfregava la guancia con la sua barbetta ispida. «Grazie, Sam. Grazie.»

«Gesù, Cencio, sei proprio una fighetta» lo ha preso in giro Big G, poi mi ha dato qualche pacca sulla schiena, neanche fossi un bravo cane. «Ben fatto, amico. Davvero, è una cosa enorme, non è da tutti.» Anche Skip mi è venuto vicino e mi ha battuto la mano sulla schiena.

Le risate hanno portato lì anche Jade. Alla vista di me stretto a Cencio e degli altri che praticamente si stavano unendo in un abbraccio collettivo, ha alzato gli occhi al cielo.

«Ma che teneri che siete.» Ha fatto una smorfia. «Puah! Che tanfo, qui dentro.»

«Allora, cos’è successo?» mi ha chiesto Big G, ignorandola.

Quando sono riuscito a togliermi di dosso Cencio, ho iniziato a raccontare. Di come mi avessero accusato di possesso di droga, che mi avrebbero processato in un tribunale per minori, ma probabilmente mi avrebbero rilasciato con un’ammonizione e qualche ora di servizi socialmente utili. Di come la polizia sapesse che li stavo coprendo. Che in realtà erano Cencio e Ned che stavano cercando e di come mi avessero minacciato che le cose si sarebbero messe molto peggio per me, se non avessi vuotato il sacco.

«Ma allora Cencio è stato incastrato» ha concluso Big G, tirando un pugno contro il muro. «Billy è un uomo morto.»

«Sam,» ha detto Cencio «vieni a casa mia, stasera. Ho un regalo per te. Grosso.»

«Guarda che se è una bustina di erba non la voglio» ho risposto ridendo.

«No, Sfigato. È una cosa di gran lunga migliore di quella.»

Ho mandato un messaggio alla mamma per avvisarla che dovevo restare a scuola dopo le lezioni, per parlare con un professore del compito di scienze.

Se io e Jade non fossimo rimasti troppo a lungo a casa di Cencio, avremmo potuto prendere l’autobus successivo ed essere a casa un’ora più tardi del normale.

Non sapevo se la mamma avrebbe mangiato la foglia, ma non mi importava.

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