Il segreto dell'ordine by Monique Scisci

autore:Monique Scisci [Scisci, Monique]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Narrativa, Fantasy, Urban
ISBN: 9788866601272
Google: 2olUAwAAQBAJ
editore: CIESSE
pubblicato: 2014-01-01T23:00:00+00:00

Rimasti soli, decidemmo una strategia di difesa: Alex, Farzan e io avremmo perlustrato il perimetro esterno durante la notte, impresa ardua dal momento che la planimetria della fortezza era piuttosto estesa e Alex non sembrava nel pieno delle sue forze. La verità è che nessuno di noi lo era, visto che il sangue sintetico scarseggiava, dovevamo centellinarlo e questo ci rendeva deboli. Avrei preferito trasformarmi per avere accesso alle mie facoltà sensoriali più percettive. Essere un lupo mi dava un ventaglio di possibilità che la forma umana mi precludeva. Potevo sentire la presenza di vampiri a distanze molto più elevate, inoltre dovevo nutrirmi, ma secondo Fernand sarebbe stato pericoloso: trasformarmi non garantiva l’incolumità, anzi, mi rendeva più vulnerabile. Chi di noi poteva prendere sembianze animali, fu perciò obbligato a non farlo. Eravamo un gruppo risicato di vampiri più due umani da proteggere, sperai che le mie supposizioni fossero infondate.

Fernand e Lana, invece, armati di tutto punto, si sarebbero occupati dei due ingressi principali. Lana doveva rimanere di guardia al ponte levatoio, mentre Fernand sarebbe rimasto nei pressi del palazzo. Scrutai attentamente la vampira, c’era qualcosa in lei che non mi convinceva; era troppo tranquilla e sicura. Definite le nostre posizioni, volli rimanere solo con Fernand mentre gli altri si organizzavano.

«C’è qualcosa che non va?» mi chiese appena Farzan si chiuse la porta alle spalle.

«Sì, Lana».

«Lo sai com’è fatta, è dispettosa, non ama prendere ordini e ha un debole per te, che la tratti con indifferenza».

«Perché lei è come gli altri» feci notare.

«Ma è pur sempre una femmina…».

«Non è questo che mi preoccupa» replicai.

Si voltò, era sorpreso. L’ovale bianco e teso del viso s’irrigidì ancora di più. Gli occhi chiari erano perplessi e mostravano molta stanchezza.

«Non riesco a leggere i suoi pensieri» ammisi.

A quel punto lui si accigliò: «Era stranamente calma e sembrava divertita nel vederci in allarme».

Il vampiro picchiettò il mento con un dito e vagò con lo sguardo.

«Quando hai bevuto l’ultima volta?»

«No, Fernand, non è questo il problema. Riesco a entrare nella mente di quasi tutti gli esseri viventi con cui ho a che fare anche se sono al limite, Lana è sempre stata un libro aperto e adesso è impenetrabile. Credo sia successo qualcosa e, guarda caso, il virus intacca il server proprio quando lei è di guardia e arriviamo io e Farzan. Quand’è stata l’ultima volta che l’hai mandata fuori dalla fortezza?»

Il vampiro sospirò e spostò lo sguardo oltre la finestra.

«Le tue sono accuse pesanti, Evan, mi fido della mia gente, sono come una famiglia, e Lana, sebbene abbia un caratterino tutt’altro che facile, non mi ha mai dato motivi per dubitare della sua fedeltà».

«È difficile credere che qualcuno dei tuoi possa tradire, ma dobbiamo valutare tutte le opzioni. L’Ordine non ha mai smesso di cercarti dopo la morte di Sylvia e, dobbiamo ammetterlo, è strano che tu sia ancora qui. E se avesse usato Lana per scoprire dove ti trovi e cosa stai facendo?» mi avvicinai e gli misi una mano sulla spalla.

Fernand era alto un

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