La guerra delle dieci regine. Urano Saga by Nisha Tuli

La guerra delle dieci regine. Urano Saga by Nisha Tuli

autore:Nisha Tuli [Nisha J. Tuli]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2024-03-14T23:00:00+00:00


Capitolo diciannove

«Pronta?». Gabriel è regale oggi, con la sua armatura dorata e i capelli biondo scuro legati sulla nuca. Stamattina mi ha tirato giù dal letto perché dovevo allenarmi con lui, sostenendo che mi ero già riposata a sufficienza dalla prima prova. È passata una settimana e Atlas mi ha fatto visita ogni singolo giorno. A volte si trattiene a lungo, altre volte solo qualche minuto. Mi siede accanto e parliamo; mi pone domande sulla mia vita a Nostraza. Mi racconta di Aphelion mentre io gli chiedo tutto ciò che ho sempre voluto sapere a proposito di Urano.

Mi parla dei sovrani degli altri regni: Cyan, Re di Alluvion a ovest, Cedar, Re delle Woodlands a est. Mi spiega che Aurora ha stretto alleanza con Tor, con Bronte, Regina della Montagna e con D’Arcy, Regina di Celestria. Mi descrive i diversi manufatti, simbolo di ogni regno: la Pietra di Tor, il Diadema di Celestria, il Corallo di Alluvion e il Bastone delle Woodlands.

Assorbo tutte queste informazioni come acqua nel deserto. Ho trascorso troppi anni al buio. Atlas mi parla del regno dimenticato di Heart e della sua regina caduta. Il suo manufatto, oggi perduto, era una corona con una pietra rosso sangue. Il suo regno corrotto è l’unico neo nell’immacolata storia di Urano.

«Che cosa le è successo?», ho chiesto ad Atlas che, scuotendo la testa sconsolato, mi ha spiegato che i Fae non possono sfruttare tutta la magia di questo mondo, e che lei aveva rischiato di distruggere tutto ciò su cui vivevano a causa della sua sete di potere. Dopodiché mi ha accarezzato la guancia e consigliato di riposare ancora. Con mio grande disappunto, non mi ha più baciato. Forse ha scoperto che le altre sono molto più attraenti di me.

Ora alla mia porta c’è Gabriel, che mi aspetta per scortarmi al pranzo con Madame Odell e gli altri Tributi. Con un brivido, mi porto un ricciolo ribelle dietro l’orecchio. Se avevo pensato che Gabriel ci sarebbe andato piano con me visto che ero ancora in convalescenza, mi sono dovuta dolorosamente ricredere. È stato così implacabile stamattina che mi sembra già di sentire i muscoli indolenziti.

I capelli, nel frattempo, sono cresciuti ben oltre le spalle, così Mag ci si è dedicata il più possibile. Da parte mia avrei preferito delle onde naturali, invece me li ha arricciati in boccoli piccoli e lucidi che, devo ammettere, sono veramente carini.

Sorprendo Gabriel ammiccare allo specchio.

«Che c’è?». Mi giro a guardarlo con gli occhi a fessura.

«Niente. Solo che è bello vederti con un po’ di carne intorno alle ossa. Non sembri più un cadavere ambulante o una che si è fatta tagliare i capelli dal macellaio».

Alzo gli occhi al cielo. «Tu sì che sai come adulare una ragazza». Agito di nuovo i capelli, li gonfio allo specchio, ancora stupita di quanto siano morbidi e lucenti. «Callias mi ha aiutato a farli ricrescere», gli spiego. «Ben presto li avrò fino alla vita». Guardo prima il mio riflesso nello specchio, poi lui. «Ad Atlas piacciono i capelli lunghi?».



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