Con una rosa in mano by Antonio Ferrara

Con una rosa in mano by Antonio Ferrara

autore:Antonio Ferrara [Ferrara, Antonio]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: General, History, Juvenile Fiction, Fiction, Juvenile Nonfiction, Military & Wars
ISBN: 9788858825488
Google: yIYBDAAAQBAJ
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2016-05-04T22:00:00+00:00


24.

Appena faceva buio qualcuno cercava nei cassonetti qualche pezzo di legno o di cartone e accendeva un fuoco non per scaldarsi, che faceva già fin troppo caldo, ma per fare compagnia. Una volta, vicino al fuoco, vidi Chen che parlava con uno e ci abbracciammo forte e parlammo un po’ della nostra camera in facoltà, e ci mettemmo a ridere per la puzza di piedi che si sentiva entrando. Una sera chiamai Sue che era dall’altra parte del fuoco, e lei neppure si girò. Restò invece dove stava, così seduta sui talloni, con le mani appoggiate alle ginocchia a guardare la legna che bruciava. Le vedevo le gambe, le ginocchia e le mani rosse per il calore delle fiamme, e anche i capelli neri sembravano un po’ rossi. E pure il viso era sudato e rosso di calore. Poi cominciammo tutti a cantare, e cantammo fino a tardi, finché il fuoco non si spense.

Ogni tanto guardavo Sue. Seduto accanto a lei c’era uno che la guardava in continuazione, la guardava e la guardava, e la chiamava sempre e lei ogni volta subito si girava e sorrideva.

Scivolai via e mi mischiai al gruppo che continuava a cantare sottovoce, e guardavo il fuoco che adesso era ormai fiacco e quasi spento.

Allora ce ne andammo tutti, ognuno al posto che aveva scelto per dormire. Io aspettai, aspettai un bel po’, ma Sue quella sera non venne accanto a me.

Dormivamo in piazza, sdraiati per terra, ma non sentivamo freddo, di notte, per niente, perché l’asfalto tratteneva il caldo del sole di tutta la giornata. Ma al mattino ero comunque stanchissimo, perché facevo sogni che mi affaticavano. Sogni come quelli in cui arrivava mio padre e mi diceva:

“Te la sei giocata, quella ragazza, Wang! Quello là si è fatto avanti e tu non hai fiatato! Ormai hai poco più del diciotto virgola cinque per cento di probabilità, ragazzo! Forse anche meno!”.



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