Il cane d'oro by Sara Segantin

Il cane d'oro by Sara Segantin

autore:Sara Segantin [Segantin, Sara]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2023-02-27T12:00:00+00:00


10

Imprese disperate

«Sembra davvero innamorata di me. Me l’ha detto così, dopo mesi di ostentata indifferenza. Io le ragazze non le capisco» disse Tom con espressione interrogativa.

Camminavano fianco a fianco per le strade del centro di Trieste. Camilla doveva andare in biblioteca, Tom era alla ricerca di un paio di calzini, perché i suoi erano tutti bucati.

Lui l’aveva aggiornata sulla telefonata con Elisa. In realtà si era concentrato soprattutto sulla parte che gli interessava: la quasi scenata di gelosia che gli aveva fatto la ricercatrice.

«Io non capisco il genere umano» ribatté Camilla. Era contenta per Tom, ma era anche preoccupata per i suoi cani d’oro. Che fine avevano fatto? Perché, secondo Elisa, non si poteva intervenire?

Tom le aveva dato spiegazioni molto vaghe al riguardo. Era così accecato dai suoi sentimenti per Elisa che non aveva osato contestarla. Lei invece aveva seri dubbi. Le sembravano tutte scuse. Era sparita la fototrappola davanti alla tana, un cacciatore mezzo matto aveva minacciato di ammazzare i piccoli, e nessuno faceva niente… Non capiva proprio e non era affatto disposta a rinunciare alla sua battaglia solo per accontentare Elisa. O Tom.

«La tua fidanzata potrebbe almeno andare a controllare come stanno i cuccioli!»

«Forse non vuole tornare alla tana per paura che qualcuno la segua» cercò di spiegare il fotografo.

«Be’, basta fare un po’ di attenzione.»

«Forse… le servirebbero permessi speciali…».

«Smettila, Tom!» sbottò Camilla. «Se vuoi tirarti indietro, dillo chiaro. Io vado avanti. Non vedo perché dovrei ascoltare Elisa e lavarmene le mani. Non ci ha dato una sola ragione valida.»

«Che intenzione hai?»

«Vado a cercare la tana. Poi si vedrà.»

Lo salutò sbrigativa e si diresse verso la fermata dell’autobus più vicina.

Tom le corse dietro, provando a richiamarla. «Sei matta? Come pensi di trovarla? Perlustrando ogni buco e cespuglio del Carso?»

Camilla lo ignorò.

Tom scosse la testa e tornò sui suoi passi. Non era uno che si stressava troppo per far cambiare idea alle persone. Camminò per un po’, meditabondo. Le rughe sulla sua fronte si erano fatte più profonde. Era preoccupato, suo malgrado. Si prese un gelato e si grattò la testa riccia. Finì di leccare il pistacchio con metodo, sgranocchiò il cono, poi si fermò sul marciapiede. Tirò fuori il cellulare, mentre un ghigno divertito gli si dipingeva sul viso.

Mentre procedeva verso la fermata dell’autobus, Camilla iniziò a vacillare. In fondo cosa poteva fare lei, da sola? Quel poco che sapeva sul cane d’oro lo aveva imparato da Tom ed Elisa. Non sapeva dove cercare, aveva solo un’idea vaga della zona in cui avrebbe dovuto trovarsi il territorio di Sybil. E se anche, per puro miracolo, fosse riuscita a trovare la tana, cos’avrebbe fatto poi? C’erano tanti “se”.

Ma era troppo arrabbiata per demordere. Aveva bisogno di agire, in qualunque modo. Salì al volo sul primo autobus diretto a Bagnoli e passò l’intero viaggio a pianificare la ricerca.

Di solito i cani d’oro riciclavano buchi terrosi scavati dai tassi o dalle volpi, prediligendo le zone in cui la vegetazione era più fitta.

Elisa aveva detto più volte che il territorio di Sybil era al confine con la Slovenia, vicino a dove viveva Mila.



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