Il grande libro italiano del bambino by Laura De Laurentiis

Il grande libro italiano del bambino by Laura De Laurentiis

autore:Laura De Laurentiis
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Manuale
ISBN: 9788858666326
editore: Rizzoli
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Lo specialista risponde

Il professor Carlo Virginio Agostoni risponde a tutti i dubbi sullo svezzamento.

È meglio ritardare l’introduzione di cibi potenzialmente allergizzanti (che provocano allergie) come pesce e uova?

Un tempo lo si pensava, ma oggi è stato escluso grazie ai molti studi condotti sull’argomento. Attualmente, non esiste alcuna convincente evidenza scientifica del fatto che, evitando o ritardando l’introduzione di potenziali allergeni, cioè di alimenti che più di frequente scatenano reazioni indesiderabili in bambini predisposti a sviluppare allergie, si riduca il rischio che il piccolo vada incontro al problema.

Per quanto riguarda l’introduzione del glutine, come conviene comportarsi?

Il glutine è contenuto nel pane, nella pasta, nei biscotti e, in generale, nei prodotti da forno realizzati con farine di frumento, orzo, segale e farro. Fino a un passato relativamente recente si riteneva prudente evitare di introdurlo nella dieta del bambino troppo presto, cioè prima dei quattro mesi di vita oppure troppo tardi, cioè dopo i sette mesi di vita: in entrambi i casi si ipotizzava un aumento del rischio di sviluppare la celiachia, che è appunto la malattia causata da un’intolleranza al glutine. Proprio per questo, si sconsigliava anche di dare al bambino l’avena per possibili contaminazioni nella preparazione industriale, mentre non vi erano preclusioni per riso, mais, soia, miglio, grano saraceno. La tendenza attuale è invece di introdurre il glutine a partire dall’inizio dell’alimentazione complementare. La ragione della nuova indicazione deriva da una deduzione molto semplice: la celiachia o c’è o non c’è e nulla la può scatenare nel secondo caso. L’allattamento materno può invece essere un fattore protettivo e questa costituisce un’ennesima ragione per continuare il più a lungo possibile. La celiachia dipende soprattutto da fattori genetici, oltre che immunologici (relativi al sistema di difesa dell’organismo) e ambientali.

Quando è consigliabile introdurre cibi solidi o di consistenza grumosa?

È bene non andare oltre i 9-10 mesi di vita, perché diversamente può aumentare il rischio che il bambino sviluppi un rapporto difficile con l’alimentazione. È molto importante, cioè, offrire al bambino alimenti appropriati alla sua età, evitando errori di gestione in eccesso o in difetto.

Si può dare il latte vaccino normale nel primo anno di vita?

Il latte vaccino è povero di ferro e troppo ricco di proteine, quindi secondo il parere della maggior parte degli specialisti italiani e stranieri non dovrebbe essere utilizzato come bevanda principale prima dei 12 mesi di vita. La maggior parte dei pediatri ritiene che sia consigliabile addirittura rimandare l’introduzione del latte vaccino a dopo il secondo anno di vita. Premesso questo, se si introduce il latte vaccino dopo l’anno di vita è opportuno non superare i 450-500 ml al giorno (distribuiti in due poppate), perché appunto è molto proteico. Le proteine, infatti, stimolano la moltiplicazione degli adipociti, che avviene nei primi anni di vita e poi si arresta. Gli adipociti sono le cellule di grasso: più se ne formano più aumenta il rischio di obesità. Dunque, se il bambino gradisce più di 500 ml di latte, meglio quello di crescita, meno proteico. L’allattamento al seno è comunque sempre da preferire.

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