La loggia assassina by Kurtz Katherine & Harris Deborah T

autore:Kurtz Katherine & Harris Deborah T. [Katherine, Kurtz & T., Harris Deborah]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Suspense, Fiction, Thrillers
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

19

«Noel, perché ho la sensazione di essere stato incastrato?» chiese senza mezzi termini Harry Nimmo, il mattino seguente.

A bordo del Cessna, la sua voce giungeva metallica e leggermente distante attraverso le cuffie. Carlisle era alle loro spalle, e il fumo delle cimi-niere del Merseyside oscurava l’orizzonte alla loro sinistra mentre sorvola-vano la baia di Liverpool, diretti verso la costa del Galles.

McLeod lanciò un’occhiata divertita al pilota. «Siamo paranoici stamattina, Harry?»

«Be’, in realtà non mi hai spiegato perché hai chiamato proprio me per fare questa gita», replicò l’altro, che continuava a scrutare davanti a sé e di fianco per controllare il traffico aereo, assai intenso intorno a Liverpool.

«Mi fa piacere, naturalmente… però avresti potuto prendere il treno per andare e tornare in giornata; oppure un normale volo di linea fino a Chester, per poi noleggiare un’auto; oppure farti venire a prendere da qualcuno di Conwy. Questa faccenda ha qualcosa a che fare con ciò che è accaduto a Callanish?»

«Adesso so come ti sei guadagnato la toga», lo punzecchiò McLeod. «È

quello che mi merito per aver cercato d’ingannare un astuto avvocato.»

«Questo non risponde alla mia domanda.»

McLeod ebbe il buon gusto di sorridere. «Giusto. Ha a che fare con l’incidente di Callanish; riteniamo di aver localizzato il tizio che Peregrine ha disegnato. E per rispondere alla tua prossima domanda… sì, spero che tu riesca a esserci altrettanto utile, quando arriveremo nel posto in cui vive.»

Le abili mani del pilota si strinsero sulla barra di comando, benché i suoi occhi continuassero a scrutare i cieli. «Temevo che si trattasse di una cosa del genere.»

«Di che cosa hai paura? Che ti succeda di nuovo? Pensavo che la cosa t’incuriosisse.»

A quel commento, Nimmo gli lanciò un’occhiata truce. «Presumo di sì», concesse. «Se succede di nuovo, almeno potrò avere qualche certezza in più.»

«In che senso?»

La fronte del pilota si corrugò dietro gli occhiali da sole e sotto il berretto con la scritta STARSHIP ENTERPRISE. «Sono preoccupato perché, fino a poco tempo fa, non mi ritenevo una persona particolarmente impres-sionabile; anzi, il contrario. Pertanto, forse sei in grado di capire quanto possa essermi apparso strano il fatto di ritrovarmi all’improvviso ad avere un’esperienza ‘visionaria’… presumo che sia questo il termine. Una cosa che non mi sarei mai aspettato di vivere. Non so ancora bene che cosa farne.»

«Che cosa ti dice l’intuito?»

«Non credo di potermi più fidare dell’intuito», ribatté con franchezza Harry. «Mi ha sempre aiutato molto… ed è in parte ciò che mi permette di essere efficiente in ciò che faccio. Ma continuo a chiedermi: è accaduto veramente, o è stata solo la mia immaginazione a prendersi gioco di me?»

«A quale delle due possibilità daresti più credito?»

Harry si concesse una risata priva di allegria. «Vorrei tanto saperlo. Non ho mai avuto problemi ad accettare il fatto che la realtà è molto più complessa di quanto appaia. Se ho imparato qualcosa lavorando con te in questi ultimi anni, è che ‘Vi sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante non ne sogni la tua filosofia’, per dirlo con le parole del Bardo.

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