Moravia. Teatro by Alberto Moravia

Moravia. Teatro by Alberto Moravia

autore:Alberto Moravia [Moravia, Alberto]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bompiani
pubblicato: 2023-05-11T00:00:00+00:00


ATTO SECONDO

Salottino dell’appartamento affittato da Remigio per il ricatto. Mobili dorati Luigi Quindici. Lumi e paralumi civettuoli. Tappetini rosa. Carta da parati con fiorellini e ghirlande. Quadri raffiguranti damine settecentesche. Un grande frigorifero nuovissimo. Berengario sta legato ad una seggiola. Nirvana gli passeggia intorno, armata di pistola.

NIRVANA: Tu, certe cose non le puoi capire.

BERENGARIO: Perché?

NIRVANA: Intanto sei un uomo e io sono una donna. E poi sei troppo vecchio. Hai idee vecchie.

BERENGARIO: Vecchie le idee, o vecchio avere idee?

NIRVANA: Io per me posso dire di aver trovato la vita ideale.

BERENGARIO: E quale sarebbe questa vita ideale?

NIRVANA: Beh, fino a ieri ero una ragazzotta che andava a servizio: pochi soldi e molta fatica. Adesso lavoro, per modo di dire, sì e no due ore al giorno: molti soldi e poca fatica. Che potrei volere di più.

BERENGARIO: Potresti volere niente soldi e niente fatica.

NIRVANA: La vita ideale è quella che si fa con passione. Naturalmente non sono ancora tanto brava perché ho appena cominciato e certe cose si imparano facendole; ma tutti gli uomini mi dicono che ci so già fare meglio di tante altre. Eh già, perché ci ho la passione. Mi sono scoperta una passione per far l’amore da non si dire. Gli uomini mi piacciono tutti, proprio tutti. Ce ne fosse uno, dico uno solo, che non mi piace. Macché.

BERENGARIO: Quanti uomini ti porti qui ogni giorno?

NIRVANA: Dipende. Mai più di quattro, raramente meno di due. Non ci ho tempo, debbo farti le pulizie e poi mamma vuole che la mattina stia a casa, per via che lei va a lavorare e i miei fratellini sono soli. Che mi resta? Due ore al massimo, tra le cinque e le sette. Ma in quelle due ore mi diverto un sacco. Divertirsi e per giunta farsi pagare per divertirsi, beh, questa è proprio la vita ideale.

BERENGARIO: Sai come si chiama questa vita ideale?

NIRVANA: No, come si chiama?

BERENGARIO: Prostituzione.

NIRVANA: Questa è una di quelle parole che tutti dicono ma nessuno mi ha mai spiegato. Insomma si può sapere che vuol dire precisamente?

BERENGARIO: Mia povera Nirvana, significa vendersi.

NIRVANA: Vendersi? Allora sono d’accordo. Sì, mi vendo.

BERENGARIO: E lo dici così?

NIRVANA: Lo dico così perché mi piace.

BERENGARIO: L’hai già detto: hai la passione.

NIRVANA: Esatto. Anzi voglio dirti che vendere se stessi, tra tutte le vendite, è la più divertente che ci sia. Hai mai visto i mercatini con tutte quelle donne che vendono i polli, le verdure, il pesce? Non lo vedi come si divertono? Beh, vendere se stessi è molto più divertente che vendere i polli, le verdure e il pesce. Peccato che sei un uomo. Altrimenti ti direi di provare.

BERENGARIO: Grazie per il pensiero. Ma gli uomini si vendono, e come. Più delle donne. Anche se in altro modo.

NIRVANA: All’ingrosso o al minuto?

BERENGARIO: All’ingrosso, all’ingrosso.

NIRVANA: E invece le donne si vendono al minuto. Sempre. Anche quando pare che si vendano all’ingrosso. Perché, in fondo, ogni uomo ci ha la fissazione di una parte del corpo delle donne e soltanto di quella. Per modo di dire, c’è chi preferisce il petto e chi la coscia, come in trattoria per i polli arrosto.



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