Poteri occulti by R. L. Stine

Poteri occulti by R. L. Stine

autore:R. L. Stine [Stine, R. L.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


14

Ci precipitammo a soccorrere Jilly, facendo risuonare le nostre voci spaventate.

— Cosa le è successo?

— Come mai non riusciva a fermarsi?

— Si è rotta qualche cosa? Ha sbattuto così violentemente!

Accasciata sul palcoscenico, con gli occhi chiusi, la bocca aperta e le gambe piegate in modo innaturale, sembrava una bambola rotta.

— State indietro, ragazze! — ci ordinò con voce stridula la signora Masters. — Lasciate che me ne occupi io.

— Perché urlava così? Perché non riusciva a fermarsi? — disse Marci istericamente.

Notai che le luccicavano gli occhi.

— Ha perso l’equilibrio? — chiese Deena, scuotendo la testa — Si è sbilanciata e ha perso il controllo?

Tenendomi una mano sulla bocca, osservai la mia amica in silenzio. Mi sentii travolgere dal terrore.

— Re... respira? — balbettai, sentendo una dolorosa contrazione allo stomaco.

La signora Masters, in ginocchio sulle assi di legno, era china su Jilly.

— Sì, respira — rispose. — Apri gli occhi, Jilly. Ci riesci?

Guardai i piedi della mia amica. Il destro era gonfio come un pallone.

Sentii un altro fastidioso spasmo allo stomaco. Avevo la nausea.

— Chiamate un’ambulanza — ci ordinò la signora Masters.

— Io ho il cellulare — disse Marci correndo a recuperare la sua borsa.

— Jilly... mi senti? — disse la signora Masters. — Riesci ad aprire gli occhi?

Finalmente Jilly si mosse. Emise un verso rauco mentre un rivolo di saliva le colava da un angolo della bocca.

— Jilly? — disse la signora Masters. — Jilly? Mi senti?

La mia amica emise un gemito e sbatté le palpebre ripetutamente.

— Mi fa... male... — sussurrò. — Si toccò la cassa toracica, e ritrasse la mano bruscamente. — Aaaaah.

— Non muoverti — le disse la signora Masters. — Potresti esserti rotta qualche costola sbattendo contro la parete.

Jilly sospirò.

— La parete?

— Piroettavi a velocità incredibile — le spiegò la signora Masters. — Hai perso il controllo, e...

Jilly gemette.

— Il piede... non riesco a muoverlo.

— Cerca di star ferma — le disse l’insegnante. — Adesso ti facciamo portare all’ospedale. Vedrai che ti riprenderai subito.

— Ma cos’è successo? — mormorò Jilly. Ed ecco che la sua espressione cambiò di colpo. Vedendomi lì, in piedi, nervosa, con una mano premuta sulla bocca, sussultò. — Maggie! — esclamò con voce rauca.

Feci un passo verso di lei, ma il suo sguardo gelido mi paralizzò.

— Maggie... — Ripeté il mio nome con una smorfia disgustata. — Sei stata tu!

— No! — replicai, sconvolta.

Jilly puntò un dito verso di me con espressione accusatoria.

— Non so come hai fatto, ma so che sei stata tu!

Marci e Deena mi guardarono con aria perplessa.

— Jilly, stai ferma. — La signora Masters le diede un buffetto su una mano. — Devi aver battuto la testa: sei confusa. Nessuno ti ha fatto niente, cara.

— Mi hai fatto quello che hai fatto a Glen con il tosaerba — sussurrò Jilly, con la mano sospesa per aria, tremante. — Jackie mi ha raccontato quello che è successo a Glen. La veggente aveva ragione: sei malefica! Sei malefica!

— Non è vero! — gridai. — Smettila, Jilly! Non dirlo! Lo sai che non è vero? Non è possibile! Smettila!

Jilly chiuse gli occhi ed emise un gemito di dolore.



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