Un volto nella folla by Budd Schulberg

Un volto nella folla by Budd Schulberg

autore:Budd Schulberg [Schulberg, Budd]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mattioli 1885
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Questa è Hollywood

Quando ho incontrato Doc per la prima volta stava lavorando nel drugstore all’angolo, proprio fuori dallo studio. Ossia, era impiegato lì, ma non sembrava mai lavorare. Doc trattava il posto come una specie di sala da ricevimenti. Riusciva sempre ad atteggiarsi in modo da sembrare più un uomo di mondo che un impiegato assunto. Appariva come una sorta di elegante e sciupata copia-carbone dell’‘uomo distinto’. Aveva un viso rubicondo, con il mento che cominciava a sporgere al di fuori del suo colletto rigido. I suoi occhi sembravano sempre ridere di qualcosa.

Ero stato mandato al drugstore in una di quelle irritanti spedizioni per prendere una medicina per il nostro produttore associato, Harry Small.

Doc si era fatto avanti in un vistoso completo a doppio petto con un garofano all’occhiello.

“Vorrei un specie di medicina” dissi.

Di solito ci sono due modi per discutere di medicine. O se ne parla con toni calmi, oppure si rifiuta il compromesso e si spara la propria posizione. Ma Doc era quel tipo di uomo capace di dare alla vendita di un farmaco da banco la stessa dignità che si può ottenere vendendo manoscritti rari.

“E posso chiederle per chi è questa medicina?” domandò.

“L’ha appena fatto – è per Mr Small.”

“Oh” disse Doc. “Perché non l’ha detto subito?”

“Che differenza fa?” chiesi. “I produttori hanno bisogno degli stessi farmaci del resto di noi. Anche i supermen come Harry Small.”

“Per quale motivo ne ha bisogno?” insistette Doc.

“Senta” dissi, “adesso è in sala proiezione a montare il suo ultimo film. Perché non va là e glielo chiede?”

Doc mi aveva rimproverato con lo sguardo: “Non si scherza coi farmaci, giovanotto” disse.

“Chi starebbe scherzando?” dissi. “Forse ne ha bisogno perché si è sposato l’altra notte, e ha dato una festa per i suoi amici e anche tutti i suoi nemici insieme.”

“In quel caso” disse Doc solennemente, “le suggerirei dell’olio di ricino.”

Gli occhi di Doc imploravano sincerità, ma mentre lo guardavo avevo la sensazione che non fosse stupido come sembrava, che tutta quella pompa e cerimonia fossero solo uno scherzo, uno scherzo molto buffo che Doc stava giocando col mondo. Ti stava semplicemente prendendo in giro, facendoti credere di essere importante, e che quello che facevi fosse importante. Sembrava che lo scopo della sua vita fosse fare in modo che ti sentissi come se ogni secondo fosse la fine del mondo.

Mentre Doc incartava l’olio di ricino faceva delle domande sulla moglie di Harry Small, come se fosse sul punto di dire: “La prossima volta che la vedi, porgile i miei migliori auguri.” Doc ti faceva credere che essere il commesso di un drugstore fosse soltanto un hobby. Sono sicuro che se il presidente Eisenhower gli avesse ordinato un spazzolino da denti, l’avrebbe recapitato lui stesso alla Casa Bianca, dicendo: “Sono solo passato un momento per essere sicuro che Mamie si stia prendendo cura dei suoi denti – e come vanno le misure sui salari e gli orari di lavoro?”

“Che tipo di signora è Mrs Small?” chiese.

“Non saprei risponderle” dissi, “perché non l’avevo mai sentita chiamare così.



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