Il mondo di Woody by Roberto Escobar;

autore:Roberto, Escobar; [Escobar, Roberto ]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Musica e spettacolo, Intersezioni
ISBN: 9788815356864
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2020-08-15T00:00:00+00:00

Non un granché, la sceneggiatura

È mai possibile che non si trovi un responsabile dell’universo e di tutto il resto, anche solo per chiedergli i danni in tribunale? Fra l’altro, si darebbe una soddisfazione a Bob, e un dispiacere al suo Scott, fanatico della flat tax, delle preghiere a scuola e del diritto di portare armi. La candida, meravigliosa Cecilia di La rosa purpurea del Cairo ha le idee chiare. Non sui danni in tribunale, sul responsabile.

Cecilia e Tom sono nella penombra di una chiesa. Nel vecchio film hollywoodiano avventuroso e romantico da cui il suo eroe è appena scappato saltando dallo schermo giù in platea, c’erano piramidi, salotti e nightclub, ma non una chiesa. Bella, dice, di che cosa si tratta? Di una chiesa, risponde lei, sorpresa. Tu credi in dio, vero? Il giovanotto non capisce di che cosa parli. The reason for everything, the world, the universe, la ragione di ogni cosa, del mondo, dell’universo, spiega Cecilia.

Tom ha passato tutta la vita nella semplicità del bianco e nero, senza molte sfumature. Non si fa altre domande, ha capito: dio è il tipo che ha scritto il film da cui è fuggito. Anzi sono due, Irving Sachs e R.H. Levine, gli sceneggiatori. Lei lo corregge, dio è something much bigger than that, qualcosa di molto più grande. Ci pensa per un momento. Se non ci fosse la ragione di ogni cosa, tutto sarebbe come un film with no point and no happy ending, privo di significato e senza lieto fine.

Proprio quando Cecilia dice happy ending entra in chiesa Monk, suo marito e suo persecutore d’ogni giorno. Che ci siano i Monk – e i Chris, e gli Abe –, non è questa la prova che nel mondo, che nell’universo non c’è alcuna ragione, e che nessun lieto fine ci attende, a parte quello dei film?

Sulla questione ha da dire la sua anche Boris, il Boris più prudente e saggio. Già prima che lo mandassero a difendere la Grande Madre Russia a beneficio della triste mietitrice, ha avuto modo di discuterne con Sonia, molto bella e molto convinta che questo sia il migliore dei mondi possibili. Basta ammirare lo splendore di una foglia, dice intenerita. E i ragni?, le obietta Boris. E le cimici? E il pesce grosso che mangia quello piccolo? E le piante che mangiano le piante? A lui la vita sembra un enorme ristorante. Sonia ha pronta la risposta, una tra le più in voga, non solo nella Grande Madre Russia: è dio che ha fatto tutto questo, perciò tutto questo è bello, compresi le cimici e il ristorante, anche se il senso e il lieto fine della sua sceneggiatura al momento ci sfuggono.

E se dio non ci fosse?, insiste Boris. Se non ci fosse, risponde Sonia, saremmo solo gente assurda che corre di qua e di là with no rhyme or reason, senza capo né coda. Ma allora, perché non uccidersi? È qui che Boris si conferma non solo prudente – non comportiamoci da isterici, potrei sbagliarmi

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