Il Tormento e l'Estasi by Stone Irving

Il Tormento e l'Estasi by Stone Irving

autore:Stone Irving
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Narrativa
ISBN: 9788863801705
editore: Corbaccio
pubblicato: 2015-08-31T16:00:00+00:00


6.

Il Granacci organizzò in suo onore una festa, traendone l’occasione da una riunione della Compagnia del Paiuolo. Vi intervennero, per rallegrarsi con il giovane scultore, undici membri del sodalizio, compreso il Botticelli, faticosamente zoppicante sulle grucce, e Cosimo Rosselli, il grande rivale del Ghirlandaio, così malandato da doversi far portare in lettiga. L’accoglienza del Rustici fu cordialissima; il Sansovino gli batté una gioiosa manata sulla schiena; gli altri – Davide Ghirlandaio, il Bugiardini, l’Albertinelli, Filippino Lippi, il Cronaca, Baccio d’Agnolo, Leonardo da Vinci – gli presentarono le loro congratulazioni. Il dodicesimo componente del sodalizio, Giuliano da Sangallo, era assente da Firenze.

Per tutto il pomeriggio il Granacci aveva portato provviste nell’ampio studio del Rustici: bracciate di salsicce, manzo freddo, porchetta, dolci in forma di fantasiose sculture, fiaschi di Chianti. Il Soggi, informato dell’avvenimento, aveva voluto contribuire con un enorme recipiente di zampino marinato.

Tanta abbondanza non guastava, perché il Granacci aveva invitato tutta la Firenze artistica dell’epoca: l’intera bottega del Ghirlandaio, compreso il dotatissimo figlio del defunto maestro, Ridolfo, che aveva ormai diciott’anni; tutti gli antichi allievi del giardino mediceo; una dozzina di scultori e pittori tra i più reputati, come Donato Benti, Benedetto da Rovezzano, Piero di Cosimo, Lorenzo di Credi, il Franciabigio, il giovane Andrea del Sarto, il ceramista Andrea della Robbia, i migliori orefici, intagliatori di gemme e scultori in bronzo, il mosaicista Monte di Giovanni di Miniato, il miniaturista Attavanti e Francesco Filarete, primo araldo della città.

Il Granacci aveva avuto anche l’accortezza di mandare inviti al gonfaloniere Pier Soderini, ai membri della Signoria, ai più autorevoli esponenti dell’Arte della Lana e dell’Opera del Duomo, nonché agli Strozzi, ai quali aveva fatto acquistare l’Ercole. Vennero quasi tutti, lieti di partecipare ai divertimenti: a un certo punto infatti i convenuti cominciarono a riversarsi fuori dello stipato e rumoroso studio del Rustici per assistere agli spettacoli organizzati dal Granacci sulla piazza antistante, dove acrobati e lottatori si esibivano, musici e cantori eseguivano canzoni, giovanotti e ragazze ballavano. Ognuno voleva stringere la mano a Michelangelo, ognuno gli batteva amichevolmente la mano sulle spalle e ci teneva a brindare con lui. Non soltanto gli amici, ma anche i conoscenti occasionali e perfino gli estranei.

– Questa – gli disse il Soderini – è la prima ordinazione artistica di grande rilievo deliberata dalle autorità cittadine dopo l’avvento del Savonarola. Comincia forse un’epoca nuova, che ci permetterà di liberarci dal nostro profondo senso di colpevolezza.

– A quali colpe alludete, gonfaloniere?

– Quelle della massa e quelle individuali. Dalla morte del Magnifico in poi, abbiamo attraversato un brutto periodo e distrutto in gran parte ciò che faceva di Firenze la prima città del mondo. Il denaro versato a Cesare Borgia per salvarci dalla sua aggressione è stato semplicemente l’ultimo d’una serie di atti vergognosi compiuti in nove anni. Ma stasera siamo contenti di noi stessi. Più avanti, forse, quando la statua sarà finita, ci sentiremo fieri di te. Ma stasera è di noi stessi che ci sentiamo orgogliosi. Pensiamo che d’ora in poi vi saranno nuovamente grandi ordinazioni di affreschi, di mosaici, di sculture in bronzo e in marmo per tutti i nostri artisti.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.