A quattro zampe by Miranda July

autore:Miranda July [July,Miranda]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2024-06-18T00:00:00+00:00

14.

Lode al cielo per il dentista, la visita oculistica, il cambio d’olio annuale, per tutti gli appuntamenti che avevo fissato prima di Davey, quando ancora riuscivo a fare qualcosa che non fosse toccarmi in mezzo alle gambe. C’erano due donne nella sala d’attesa quando mi sono presentata per la visita ginecologica di controllo, una era giovane e incinta e l’altra doveva avere sui settantacinque anni. Ho guardato la donna incinta leggere la sua rivista con interesse, soddisfatta come una regina, il centro stesso dell’universo. Nella misura in cui ci vedeva come donne più mature, ci compativa. Stava attraversando qualcosa di molto eccitante e molto giusto, e dopo questa fase ci sarebbe stato un bambino, e non era chiaro cosa le sarebbe successo dopo ma probabilmente altre cose belle! Sempre più belle! Quanto alla donna ultrasettantenne, be’, nessuno a parte la dottoressa sapeva – o poteva anche solo immaginare – cosa succedeva tra le sue gambe, anche se ci ho provato e ho visto delle labbra grigiastre, lunghe e flaccide, due scroti svuotati dei testicoli. Come dovevi sentirti a trascinare ancora la tua passera in questo stesso studio, anni e anni dopo tutta la fanfara riproduttiva? La donna stava guardando il cellulare, apparentemente disinteressata o ignara di non avere nessuna prospettiva, in fatto di fica.

C’era qualcosa di strano nel fatto che fossimo tutte là nella stessa stanza. Dal pediatra c’era una sala d’attesa per i bambini malati e un’altra per quelli sani e un grosso acquario nella parete di mezzo, così che potevi guardare i bambini dell’altro tipo attraverso il vetro. Erano un po’ deformati dall’acqua verdognola e gorgogliante, e ogni tanto passava un pesce. Sarebbe stato un buon velo attraverso cui studiare le altre generazioni di donne. Magari tre stanze/due acquari attraverso cui potevamo osservarci in silenzio, sapendo che ogni età era un sogno evanescente che avevamo o avremmo fatto prima o poi, e che era impossibile sconfinare nelle sfere altrui.

Ho guardato la segretaria scrivere sulla tastiera. Era la prima volta che facevo dei pensieri così lunghi non su Davey da quando si era alzato la maglia durante la nostra camminata. Sono tornata subito all’opera, succhiandogli le dita, ma purtroppo hanno chiamato il mio nome prima che arrivassi alla parte in cui diceva, I più bei secondi della mia vita.

La dottoressa Mendoza si è lavata le mani dopo aver stretto la mia. Indossavo già il camice di carta, così ho allargato le gambe e messo i piedi sulle staffe: conoscevo la procedura. Solo che lei non era ancora pronta, stava guardando la mia scheda e facendo delle domande generali sul mio stato di salute. È una naturopata, una levatrice e un’ostetrico-ginecologa, ovvero una di quelle figure che puoi trovare a Los Angeles se sei disposta a pagare di tasca tua. Sono rimasta là con le gambe aperte mentre parlavamo. Non volevo pensasse che ero a disagio per il mio pube in vista.

“Come sta Sam?” ha detto con un’intonazione speciale per farmi capire che si ricordava del parto. Doveva esserci scritto chiaramente EMF sulla mia scheda.

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