ALESSANDRO MAGNO by Marco Di Branco

autore:Marco Di Branco [Branco, Marco Di]
La lingua: ita
Format: epub
editore: SALERNO EDITRICE ROMA
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

VI

L’EROE DAI MILLE VOLTI. ALESSANDRO NELLE GRANDI CRONACHE UNIVERSALI ARABE

Si è visto come la piú antica opera di storia universale islamica pervenutaci sia quella di Ya‘qūbī, nella quale non manca un capitolo dedicato alle imprese del Macedone:

Quindi regnò […] Alessandro, detto anche il Bicorne, e il nome di sua madre era Olimpiade. E il suo maestro fu il saggio Aristotele, e Alessandro ebbe un alto destino e il suo regno divenne potente, e si rafforzarono il suo potere e il suo sostegno alla saggezza all’intelligenza e alla conoscenza; egli aveva coraggio, forza, grandi propositi e bontà, al punto che scrisse ai re delle regioni e delle province e li invitò a sottomettersi a lui; e i re dei Greci che c’erano prima di lui inviavano ai re della terra di Babilonia in Persia un tributo per il sovrano di quel regno e resero piú grande la sua sorte e i regni divennero piccoli in confronto a quello; ma dopo che scrisse al re di Persia e lo invitò a sottomettersi a lui, e divenne forte contro di lui, Alessandro si mise in marcia per recarsi nella terra di Babilonia; in quel tempo il re di Persia era Dario figlio di Dārā: Alessandro mosse guerra contro di lui finché lo uccise e si appropriò dei tesori del suo regno e sposò sua figlia; poi si volse alla terra di Persia e uccise i suoi satrapi e i suoi capi e conquistò il paese; poi si volse alla terra dell’India, e marciò contro di lui Poro re dell’India, ed egli mosse guerra contro di lui finché non lo uccise. Poi Alessandro fece diventare re dell’India a nome suo un indiano, il cui nome era Kihan, e se ne andò e fece il giro del mondo. Poi tornò nella terra di Babilonia dopo che sottomise il paese, e quando si volse verso le terre dell’Iraq vicine alla regione di al-azīra1 si ammalò e la sua malattia divenne grave; e quando ormai era disperato, avendo compreso che la morte incombeva su di lui scrisse a sua madre onorandola dal profondo dell’anima e le disse infine: «Prepara del cibo e raccogli tra la gente del regno tutte le donne che puoi e non mangi del tuo cibo chi è stato colpito da una sventura»; e lei preparò il cibo e raccolse la gente e ordinò che chi fosse stato colpito da sventura non mangiasse e non mangiò nessuno; e lei capí ciò che aveva voluto dirle Alessandro con il testo che le aveva scritto. Ed egli morí e si radunarono i suoi compagni e lo seppellirono, lo imbalsamarono e lo misero in un sarcofago d’oro. Poi si fermò presso di lui un importante filosofo e disse: in questo grande giorno il re ha scoperto che quel suo male che era dietro le spalle è venuto avanti, mentre il suo bene che lo precedeva si è ritirato, e chi piange sul re e su questo regno pianga pure, e chi si meraviglia dell’evento e chi assiste a questo evento si meravigli pure.

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