Il custode del silenzio by Wolfgang Fasser Silvia Pettiti & Silvia Pettiti

Il custode del silenzio by Wolfgang Fasser Silvia Pettiti & Silvia Pettiti

autore:Wolfgang Fasser, Silvia Pettiti & Silvia Pettiti
La lingua: ita
Format: epub
editore: Chiarelettere
pubblicato: 2023-05-23T17:01:44+00:00


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In quello stesso periodo terminavo anche i quattro anni della scuola di musicoterapia che avevo frequentato ad Assisi e iniziavo a svolgere l’attività di fisioterapista a Quorle, dove mi ero trasferito nel 1990, di ritorno dal Lesotho, memore di una vivida sensazione di «casa» che avevo provato una decina di anni prima, quando per la prima volta ero stato da quelle parti, con un gruppo di studenti, per un seminario residenziale.

Vivevo immerso nella natura, in un luogo preservato dall’inquinamento acustico urbano, ma solo apparentemente silenzioso. In realtà era animato da innumerevoli suoni naturali, dal fruscio del vento allo sciabordio del ruscello, dal canto della capinera al ronzio delle api, dal bramito del cervo al guaito della volpe, dal frinire delle cicale al trillo delle allodole… un vero e proprio «giardino dei suoni», come lo ha definito il regista Nicola Bellucci nel titolo del film documentario con il quale ha voluto raccontare la mia vita a Quorle e la mia attività di musicoterapeuta, attorniato da una stupenda colonna sonora naturale.

Quorle è uno dei tanti caseggiati sparsi che punteggiano il comune di Poppi. La loro dislocazione nelle campagne rende complicato raggiungerli, anche per i servizi sociosanitari, per non parlare di quelli riabilitativi, a fronte di tante situazioni difficili: mi avevano presentato alcuni bambini con disabilità gravi, per i quali sarebbero state necessarie terapie mirate che, pensavo, avrebbero potuto migliorare le condizioni di vita loro e delle loro famiglie. Così è nata l’idea di creare l’Atelier di improvvisazione musicale Il Trillo.

Per i primi anni la sede è stata la fattoria La Mausolea dei monaci camaldolesi a Soci, nel comune di Poppi, dove avevamo a disposizione tre locali: la stanza del pianoforte, la stanza del gong e quella per la musicoterapia medica, dove avevo collocato il lettino sonoro. Era uno spazio molto funzionale, che purtroppo abbiamo dovuto lasciare prima del previsto, proprio quando avevamo iniziato a farci conoscere. Abbiamo rimediato una sistemazione di fortuna, grazie alla generosità di Gino, ex bidello in pensione e rimasto vedovo, che ci ha aperto le porte di casa e ci ha messo a disposizione il suo salone. I bambini rallegravano la sua solitudine, a me non ha mai chiesto un centesimo di affitto e mi invitava volentieri alla sua tavola. Ma non poteva essere una soluzione definitiva, anche se durò un anno e mezzo, fino a quando il sindaco di Poppi, Carlo Cipriani, ci ha offerto i locali dell’ex scuola di Becarino, proprio quella dove aveva lavorato Gino, che precedentemente era stata ristrutturata e utilizzata dall’associazione culturale Casentino ex, ma poi aveva subito gli effetti del tempo e dell’incuria. Il sindaco era quasi imbarazzato a proporcela: era evidente che l’edificio avrebbe richiesto costosi lavori di ristrutturazione prima di poter diventare la nostra nuova sede, ma non avevamo alternative ed eravamo decisi a proseguire il lavoro iniziato, i cui risultati ci motivavano e incoraggiavano. Sicché siamo arrivati a un accordo con il comune: non avremmo pagato l’affitto, ma ci saremmo sobbarcati le spese di ristrutturazione.

Antonella Di Maggio,



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