IL SUONO DI MILLE SILENZI by EMMA LA SPINA

IL SUONO DI MILLE SILENZI by EMMA LA SPINA

autore:EMMA LA SPINA
Format: epub


5. QUEI SIGNORI TANTO GENTILI

Ho tredici anni, appena terminata la terza media, e sono piuttosto inquieta. Ho saputo, ascoltando le chiacchiere delle più grandi, che le ragazze senza casa durante l'estate vengono mandate a lavorare presso famiglie facoltose. I lavori sono quelli più umili, troppo pesanti per la nostra età, e spesso si viene pure maltrattate. Nessuna garanzia, nessuna protezione. Infatti, a pochi giorni dalla fine dell'anno scolastico, ricevo la visita dell'assistente sociale. Senza mostrare interesse nei miei confronti, dice che poiché il collegio nel periodo estivo chiude e io non ho chi si prenda cura di me, verrò alloggiata presso una famiglia, dove dovrò svolgere i lavori di casa. Tocca alle suore scegliere la famiglia: sono in molti a rivolgersi a loro per avere domestiche a tutto servizio e a buon prezzo. Ragazze avvezze alla disciplina, che non si lamentano per la fatica, non avanzano pretese e possiedono la grande qualità della discrezione. Noi siamo praticamente bambine, ignare delle cose del mondo. Io non so nulla di quello che succede tra un uomo e una donna insieme. Nessuno me l'ha mai spiegato e non sono cose di cui si parla tra compagne. Tantomeno possiamo aspettarcelo dalle suore, o dalle assistenti sociali. Così, quell'estate e le successive saranno la mia "scuola di vita", anche se la mia inesperienza non mi permetterà subito di distinguere il bene dal male. Imparerò improvvisamente e in maniera traumatica ciò che si dovrebbe apprendere gradualmente e in ben altri modi. La madre superiora mi convoca: "Domani verrà una famiglia a rilevarti". La mattina dopo si presentano due giovani, marito e moglie, con un bambino di pochi mesi. Prendo tutte le mie cose, cioè praticamente solo il mio diario, e li seguo. È una bella giornata di sole. La macchina va veloce verso una località a me sconosciuta, vedo alla mia destra il mare azzurro e a sinistra giardini di aranci, mentre la signora mi spiega che dovrò occuparmi, oltre che delle pulizie di casa, anche del bambino. Arriviamo in una casa a due piani, in riva al mare: il cancello dà su un piccolo giardino e, attraversato quello, c'è l'ingresso dell'abitazione. Subito a destra si trova il loro appartamento, mentre una scala di fronte conduce all'appartamento di un'altra famiglia, proprietaria dell'intera costruzione. La signora mi fa visitare l'abitazione, di quattro locali: "Ti occuperai della pulizia di tutto l'appartamento e del giardino. Spazzare, stirare, lavare per terra, togliere le foglie morte e innaffiare le piante, insomma tutto quello che c'è da fare in casa e fuori. In più dovrai fare il bagnetto al bambino, cambiare i pannolini, preparare il biberon e le pappine". Parla come se io avessi trent'anni e tre figli. La mia timidezza mi impedisce di dirle che, mentre nelle pulizie sono una vera esperta, non so ovviamente nulla di come si tratta un piccolo. La mattina dopo i due coniugi, con i teli da bagno in spalla, se ne vanno tranquillamente al mare. Lasciandomi sola col bambino e le mille faccende da sbrigare. Il bambino piange, non so perché né come prenderlo.



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