Brodskij Iosif - 1987 - Il canto del pendolo by Brodskij Iosif

Brodskij Iosif - 1987 - Il canto del pendolo by Brodskij Iosif

autore:Brodskij Iosif [Brodskij Iosif]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Poetry, General
ISBN: 9788845902727
Google: h_h9NQAACAAJ
editore: Adelphi
pubblicato: 2011-12-14T23:00:00+00:00


5. "Into this neutral air Where blind skyscrapers use…" (8).

Perché, secondo voi, Auden inizia questa strofa parlando di «this neutral air», e perché quest'aria è neutra? Be', prima di tutto il poeta vuole districare la propria voce dall'emozione di cui era carico il verso precedente: ogni forma di neutralità è quindi benvenuta, tanto più se convalida l'idea dell'obiettività del poeta. Ma, soprattutto, «this neutral air» cade a proposito perché la poesia riguarda lo scoppio della guerra e l'America è ancora neutrale, cioè non partecipa ancora al conflitto. Per inciso, quanti di voi ricordano il giorno in cui l'America entrò in guerra? Be', lasciamo stare. Infine, si parla di «neutral air» perché non c'è epiteto più adatto all'aria. Ce n'è un altro che si presti meglio? Ogni poeta, come probabilmente sapete, cerca di venire a capo di questo problema: come descrivere un elemento.

Dei quattro elementi, solo la terra offre una manciata di aggettivi. La questione si fa più difficile col fuoco, disperata con l'acqua, e non si pone nemmeno per l'aria. E non credo che il poeta qui sarebbe capace di cavarsela se non fosse per la politica. Prendetene nota.

In ogni modo, di che cosa pensate che parli questa strofa, almeno nella sua prima parte? Be', tanto per cominciare, il poeta sposta l'obiettivo dalla storia di ieri al presente. In verità si era già avviato in questa direzione negli ultimi due versi della strofa precedente: «Mismanagement and grief: / We must suffer them all again». Su queste parole si chiude il passato. Le parole con cui si apre il presente sono un tantino sinistre: "Into this neutral air Where blind skyscrapers use Their full height to proclaim The strength of Collective Man…" (9).

In primo luogo, perché i grattacieli sono ciechi?

Paradossalmente, proprio per via di tutto il loro vetro, per via delle loro finestre: cioè, sono ciechi in diretta proporzione al numero dei loro «occhi». Come Argo, se volete. Poi, subito dopo questi grattacieli ciechi, più angoscianti che maestosi, viene il verbo «use» il quale, a parte tutto il resto, rivela il motivo per cui essi sono stati eretti. E viene troppo presto e troppo bruscamente, in tutta la sua inanimata potenza. E voi capite bene di che cosa sono capaci «grattacieli ciechi» se coniugano il verbo «usare». Ma qui, in realtà, non usano niente e nessuno, tranne «their full height», «tutta la loro altezza».

Qui avete un senso impressionante di baldanzosa fiducia in sé, molto appropriato a queste strutture architettoniche. La descrizione vi colpisce non già per la felicità dell'immagine, ma perché delude le vostre attese.

Voi vi aspettate infatti che i grattacieli siano animati, magari in modo negativo, sgradevole, com'è di moda nella poesia. Il tono assente, distratto di questo «use / Their full height», che potrebbe far pensare a un'esibizione del sesso, sottintende invece che i grattacieli non agiscono verso l'esterno: presumibilmente a causa della loro cecità. La cecità, fateci caso, è a sua volta una forma di neutralità. In definitiva, voi sentite la tautologia di quest'aria e di questi edifici:



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