Le ceneri del paradiso by William Shatner

autore:William Shatner [Shatner, William]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-05-12T05:44:07+00:00

CAPITOLO VENTUNESIMO

Non appena la porta dello studio di Drake venne sigillata dal campo di forza, si aprì un’altra porta: una porta interna, nascosta dietro una teca che ospitava l’uniforme di un mercenario del Quarto Mondo.

Mentre Chekov e i suoi compagni d’equipaggio firmavano le loro dichiarazioni all’ingresso, una donna superò quella porta segreta.

Era attraente, dal fisico asciutto, con i tratti del viso finemente modellati, la pelle scura e uno sguardo intelligente nei suoi occhi. Ma si capiva subito che la sua bocca non era abituata a sorridere.

Indossava ancora il giubbotto di volo e il cappuccio aderente che aveva indossato sulla Piattaforma Dark Range.

Drake si alzò per salutarla. «Hai sentito?» le chiese.

La donna si sfilò il cappuccio, lasciando liberi i capelli neri. Una treccia bianca balenò tra i capelli. Quel colore accentuò la somiglianza tra Drake e la donna. Il suo nome in codice era Jade. Ma il suo vero nome era Ariadne Drake. Padre e figlia.

«Avrei dovuto disintegrarli nella stiva, quando ne ho avuto la possibilità» si rammaricò Ariadne. «O gettarli nello spazio, quando mi sono sbarazzata di Kort». Poi baciò il padre sulla guancia.

Gli occhi di Drake brillarono d’orgoglio per lei, per quello che aveva fatto. «No» replicò. «Hai fatto la cosa giusta. Se Chekov e Uhura fossero scomparsi, il Servizio Segreto avrebbe dato il via ad un’indagine minuziosa».

La figlia di Drake assunse un’espressione divertita. «Stai dicendo che non faranno un’indagine sulla mia diserzione dai loro ranghi?»

Raggiunse una piccola vetrinetta appoggiata al muro e schiacciò un pulsante nascosto. La vetrinetta si trasformò in un bar. Drake la raggiunse gongolante. «Nessuno sa che sei scomparsa, mia cara. Kirk ha creato un gruppo di ufficiali tanto paranoici da venire prima da me, convinti di non potersi fidare di nessuno. La situazione è sotto controllo. Il Servizio Segreto non sa che qualcuno di voi è ritornato sulla Terra. Pensano che siate ancora a caccia di generali klingon desiderosi di fare affari in proprio».

La donna porse a Drake un bicchiere di brandy, si servì la stessa bevanda, poi sollevò il bicchiere in un brindisi al successo del padre.

«E cosa succederà se Kirk decide di mettersi in proprio?» Ariadne chiuse gli occhi, gustando l’aroma del brandy. «Abbiamo inseguito i Chalchaj’qmey per anni. Quel patetico Klingon su Dark Range finalmente ci ha fornito l’indizio su Chal di cui avevamo bisogno. Ma ora rischiamo di mettere nelle mani di Kirk una potenziale superarma».

Drake sorseggiò il suo brandy, apparentemente imperturbato. «Kirk è l’uomo giusto. Non si rende assolutamente conto di quello che sta realmente succedendo. Quindi farà esattamente ciò che vogliamo che faccia. Ci condurrà a Chal, ai Figli del Paradiso. Poi, in un modo o nell’altro, verrà… accantonato».

Ariadne vuotò tutto d’un fiato il contenuto del suo bicchiere. «Sono ancora convinta che sarebbe stato molto più semplice torturare Teilani».

Drake posò il bicchiere e si sfregò il volto. Aveva cominciato a lavorare ventiquattr’ore al giorno, da quando aveva ottenuto la sua nuova posizione.

«Non sarebbe stato saggio. O vantaggioso. Provammo a interrogare alcuni suoi compatrioti subito dopo Khitomer, quando Chal cominciò a chiedere l’ammissione alla Federazione.

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