Bussola Matteo - 2016 - Notti in bianco, baci a colazione by Bussola Matteo

Bussola Matteo - 2016 - Notti in bianco, baci a colazione by Bussola Matteo

autore:Bussola Matteo [Bussola Matteo]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788858423271
Google: INgvDAAAQBAJ
editore: Giulio Einaudi Editore
pubblicato: 2016-05-23T22:00:00+00:00


Estate

La parte giusta.

Stanotte ho sentito un rumore.

Erano le quattro e dormivamo con la finestra aperta. Mi sono tirato su nel buio, mi sono infilato la maglietta alla rovescia e sono uscito in corridoio. Ho acceso la luce del bagno per vederci e sono entrato in camera delle bambine. C’era Ginevra seduta in un angolo del letto, le ginocchia raccolte sotto il mento. – Papà, – mi ha detto, – mi porteresti una bottiglietta di acqua piú fresca? – Mi ha dato in mano la bottiglietta, ho fatto scorrere l’acqua in bagno, l’ho vuotata e l’ho riempita di nuovo. Mi sono seduto di fianco a lei, ha bevuto, ha voluto che le sistemassi il letto e ha ricominciato a dormire. A quel punto ero sveglio e sono andato in cucina. Ho preso una schiacciatina e un caffè e sono sceso prima in studio, poi in giardino. Mentre bevevo il caffè al buio, seduto sul muretto, mi sono venuti a trovare i pensieri. Le solite cose da padre e da quarantenne, i problemi di soldi, il lavoro da inventare ogni giorno, quanto mi piacerebbe un computer nuovo. Quarant’anni alle quattro di mattina li senti di piú. A quell’ora può capitarti di voltarti indietro e scorgere un paio di rimpianti piccoli che nell’oscurità s’ingigantiscono, o un pugno di ricordi belli che ti spaccano il cuore. Poi mi sono accorto che l’albicocco che abbiamo appena piantato era un po’ secco, allora ho riempito una bacinella d’acqua e gli ho dato da bere. È stato guardando l’albicocco che mi sono ricordato di una cosa. Mi sono ricordato di quando fra cinque anni mangeremo le albicocche del nostro giardino. Me ne sono ricordato perché il mio sguardo è stato per un attimo quello di un quasi cinquantenne che si volta indietro, si ricorda l’albicocco, si ricorda con una punta di malinconia come sono stati i primi frutti e i sorrisi delle bambine. Oppure no, magari l’albicocco morirà e diventerà un ricordo triste. Ora però, seduto al buio sul muretto – ho pensato – io sono un quarantenne che guarda avanti. L’albicocco è qui e deve ancora crescere. Lo guardo e non vedo un rimpianto, né un ricordo, vedo solo un obiettivo. Mi viene in mente quest’immagine di un senso unico trafficato in cui c’è un uomo che deve attraversare sulle strisce. L’immagine mi porta un pensiero. Il pensiero è che quel che conta, quando ti avventuri su una strada, che tu sia al volante o che tu stia attraversando a piedi, è solo ricordarsi di guardare dalla parte giusta.



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