Canfora Luciano - 2006 - 1914 by Canfora Luciano

Canfora Luciano - 2006 - 1914 by Canfora Luciano

autore:Canfora Luciano [Canfora Luciano]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: History, General, Military, World War I, Modern, 20th Century, World, ebook gratuito - vietata la vendita
ISBN: 9788494183287
Google: CEE6CwAAQBAJ
Amazon: 8494183281
editore: EL VIEJO TOPO
pubblicato: 2012-12-15T23:00:00+00:00


L’interpretazione mirante a una «equa suddivisione» delle responsabilità, è dunque in un’ottica tedesca originata da un’ala per così dire moderato-conservatrice, che salva la dignità del grande impero tedesco, sottraendolo all’accusa di guerrafondaio impenitente, provocatore di guerre. Ma l’idea di una compartecipazione di tutti alla responsabilità, è anche un’idea – non infondata – di matrice socialista, radicale: un nome tra tutti può bastare per caratterizzare quest’interpretazione: è quello di Lenin, il quale ha scritto reiteratamente sull’argomento saggi notevoli che sono al tempo stesso di politica e di analisi storica, incentrati sulla nozione secondo cui l’imperialismo in quanto tale – fase ultima dello sviluppo capitalistico – produce conflitti inter-imperialistici, e quindi guerra. È quasi fisiologicamente predisposto al conflitto, l’imperialismo, ed è così predisposto perché fondato sulla competizione tra i grandi paesi protesi alla spartizione del globo al fine del controllo delle materie prime, dei mercati e delle aree di investimento. Quindi questa veduta, che è una veduta ben fondata, che va al fondo delle cose, e vede alla radice il primum movens di conflitti di questa portata, cospira in certo senso con l’interpretazione di matrice moderata tedesca, secondo la quale non è la Germania il principale responsabile, o lo è in equa corresponsabilità da suddividersi cogli altri imperi in lotta, in primis ovviamente quello britannico.

Quel che invece non era forse prevedibile sul piano della interpretazione storiografica, e del dibattito storiografico, è che all’interno stesso della Germania, e tra le due Germanie entrambe vitali, molto vitali dal punto di vista culturale, sorgesse una discussione che ha riproposto il problema dello specifico ruolo tedesco nello scoppio della guerra e per quanto attiene agli obiettivi di guerra. Sorse intorno a un grandissimo libro, un libro che ha fatto epoca, quando è uscito dapprima nel 1961, di Fritz Fischer, storico di straordinaria bravura, intitolato Assalto al potere mondiale, 42

Griff nach der Weltmacht, assalto al potere mondiale, che è l’assalto che la Germania dà al potere mondiale con la guerra del ’14.

La dimostrazione che Fischer affida a questo suo lavoro – tradotto presso Einaudi quasi subito per cura di un grande storico italiano, Enzo Collotti – ruota intorno alla enucleazione di un’unica volontà definita col termine «obiettivi di guerra», Kriegsziele, che è nel cuore dei moderati così come nel cuore degli annessionisti. Gli obiettivi di guerra li accomunano; e dunque – sostiene Fischer – c’è stata in Germania una specifica spinta e volontà di guerra che ha fatto precipitare il conflitto, che ha portato al conflitto quasi in modo ineludibile, al di là del fatto che gli imperialismi in lotta producono – comunque – guerre e disastri.



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