Cardeno C. - 2012 - Risvegliami by Cardeno C

autore:Cardeno C. [Cardeno C.]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, LGBT, Gay, Romance, Fantasy, Paranormal
ISBN: 9788893121873
Google: LQgwDgAAQBAJ
editore: Triskell Edizioni
pubblicato: 2017-02-27T22:00:00+00:00

I due anni seguenti furono così impegnativi che Jonah ebbe a malapena il tempo di pensare, figurarsi di preoccuparsi dei suoi incubi. Non che se ne fossero andati. No, le visioni di sua madre affliggevano ancora il suo sonno tanto quanto lo facevano i sogni erotici riguardanti Zev. E continuavano a condividere una strana connessione con il lupo. In realtà, i sogni di sua madre avevano subìto una nuova svolta e gli uomini che vedeva con lei talvolta erano dei lupi. Cioè, sembravano lupi, ma Jonah sapeva sempre che erano gli stessi uomini che aveva visto nei sogni precedenti. Niente di tutto quello aveva un senso.

«Che avevi in mente per questa sera, Jonah?»

Jonah guardò verso la porta del personale e vide entrare la sua amica Katie. La biondina si lasciò cadere sul divano accanto a lui e spostò la tazza di caffè dal tavolo in modo da poterci appoggiare i piedi. Dopo aver cercato un nuovo posto dove mettere la tazza, Katie annusò il liquido, si strinse nelle spalle e lo bevve.

«Sei disgustosa.» Jonah scosse la testa e rise suo malgrado.

«Ehi, non è che questo fango che chiamano caffè sia buono quando è fresco, quindi che differenza fa? A questo punto è un medicinale. Ho bisogno della caffeina, così posso stare sveglia questa notte.»

«Non sei di riposo? Vai a casa e dormi un po’,» disse Jonah.

«Nah, ho bisogno di scopare. È passato un tempo decisamente imbarazzante dall’ultima volta.» Katie bevve un altro sorso aggrottando la fronte, come se fosse immersa in profondi pensieri. «Merda, credo che sia passato più di un mese. Non ho avuto un periodo di magra come questo da… non ho mai avuto un periodo di magra come questo.»

Visto quanto era bella e intelligente, Jonah non aveva dubbi che fosse vero.

«Povera piccola. Un mese. Benvenuta nel mio mondo,» rispose Jonah. Roteò il collo facendolo scrocchiare.

«No grazie. Il tuo mondo mi spaventa. È tutto rose e fiori con Mister Fidanzato Del Liceo.»

«Che lesbica sei? Non dovresti andare a vivere con la tua lei al secondo appuntamento invece di passare da una donna all’altra?»

Katie sorrise e si strinse nelle spalle. «Ho una capacità di concentrazione molto breve.»

Jonah scosse la testa e ridacchiò. «Va bene,» disse passandosi una mano sul viso e costringendosi ad alzarsi dal divano. «Te ne stai andando ora? Vengo via con te.»

L’ospedale non era in un brutto quartiere e non era che Katie potesse proteggerlo se mai fossero stati attaccati — la donna era alta appena un metro e sessanta ed era così sottile che un vento forte avrebbe potuto trascinarla via — ma Jonah si sentiva più sicuro in compagnia. Nel corso degli ultimi mesi, aveva avuto la costante sensazione di essere osservato quando era fuori di notte. Non aveva mai visto nessuno, in realtà, ma la sensazione era ancora sconcertante.

«Sì, andiamo. Ho giusto il tempo di passare a casa per mettermi qualche vestito da sgualdrina prima di andare al bar.»

«E, di grazia, cosa sarebbe? Una camicia di flanella e un paio di pantaloni cargo?»

Katie colpì il petto di Jonah senza voltare la testa.

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