Champion by Marie Lu

autore:Marie Lu [Lu, Marie]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EDIZIONI PIEMME
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

JUNE

PER LA PRIMA VOLTA nella storia della Repubblica, non c’è una capitale in cui atterrare.

Tocchiamo il suolo in un campo d’aviazione all’estremità meridionale della Drake alle 16:00, a non più di qualche centinaio di metri da dove ho seguito tutte le mie lezioni di Storia Repubblicana. Il pomeriggio è sorprendentemente assolato. Davvero è passato meno di un anno da quando tutto è cominciato? Mentre sbarchiamo dall’aereo e aspettiamo i bagagli, mi guardo intorno stupita. Il campus, nostalgicamente familiare ed estraneo allo stesso tempo, è più vuoto di quanto ricordassi. Molti studenti dell’ultimo anno, a quanto ho sentito, hanno ricevuto il diploma in anticipo e sono stati spediti al fronte a combattere per la sopravvivenza del paese. Cammino in silenzio tra i viali a qualche passo da Anden mentre Mariana e Serge, per via della loro carica di senatori, conversano instancabilmente con l’Elector, altrimenti taciturno. Ollie rimane attaccato al mio fianco, con il pelo del collo ritto. Il cortile principale, solitamente affollato di studenti, adesso ospita gruppi di sfollati portati qui da Denver e dalle città limitrofe. Uno spettacolo insolito, da brividi.

Quando raggiungiamo una serie di jeep in attesa e cominciamo a viaggiare attraverso Batalla, noto le varie cose di Los Angeles che sono cambiate. Dove il settore Batalla s’incontra con quello di Blueridge sono sorti dei centri di accoglienza, nel punto in cui gli edifici militari lasciano spazio ai grattacieli abitati dai civili. Anche molti dei palazzi più vecchi e mezzi abbandonati sono stati frettolosamente trasformati in centri di accoglienza. Alle entrate si accalcano orde di sfollati cenciosi, tutti speranzosi di ricevere una stanza. Mi basta un’occhiata per capire che, naturalmente, questa gente proviene tutta dai quartieri poveri.

«Dove stiamo alloggiando le famiglie ricche?» domando ad Anden. «In un quartiere residenziale, immagino?» Adesso trovo difficile dire una cosa del genere con un tono non tagliente.

Anden sembra infelice, ma risponde con calma. «Nel settore Ruby. Tu, Mariana e Serge avrete degli appartamenti lì.» Legge la mia espressione. «So a cosa stai pensando. Ma non posso rischiare che le nostre famiglie ricche si rivoltino contro di me per averli sistemati nei settori poveri. Però ho riservato un numero di posti a Ruby anche per il ceto basso, assegnati a estrazione.»

Non replico, semplicemente perché non ho nulla contro cui protestare. Cos’altro si può fare in una situazione simile? Anden non può rivoltare l’intero paese nel giro di un anno. Continuando a guardare fuori dal finestrino, vedo sempre più dimostranti radunarsi lungo il perimetro di un’area per sfollati sorvegliata dalle guardie. TRASFERITELI IN PERIFERIA! Recita un cartello. TENETELI IN QUARANTENA!

La vista mi dà un brivido lungo la schiena. Non sembra tanto diverso da ciò che accadde durante i primi anni della Repubblica, con l’occidente in protesta contro la gente in arrivo da oriente.

Viaggiamo in silenzio per un po’. Poi, all’improvviso, Anden si preme una mano sull’orecchio e fa un cenno all’autista. «Accendi il monitor» gli ordina, indicando il piccolo schermo fra i sedili della jeep. «Il generale Marshall dice che le Colonie stanno trasmettendo qualcosa sul nostro canale 12.

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