Una stanza piena di gente by Daniel Keyes

Una stanza piena di gente by Daniel Keyes

autore:Daniel Keyes
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
editore: Nord
pubblicato: 1982-10-28T22:00:00+00:00


2

Qualche giorno dopo, in centro, Allen si imbatté in una conoscenza dei tempi della scuola. Ricordava vagamente che Barry Hart era un amico di qualcuno che lui frequentava. Ora, con quei capelli lunghi, sembrava un hippy. Barry Hart lo invitò da lui per una birra e per fare due chiacchiere.

Era un grande appartamento fatiscente. Mentre Allen era seduto in cucina a parlare con Hart, c’era gente che andava e veniva, e Allen aveva l’impressione che circolasse un sacco di droga. Quando si alzò per andarsene, Hart gli disse che sabato avrebbe fatto una festa con parecchi amici e che era invitato anche lui.

Allen accettò. Quale occasione migliore per seguire le indicazioni di Arthur e andare fuori a socializzare?

Ma ad Allen non piacque quello che vide sabato sera quando ci andò. L’ambiente era saturo di droga, con gente che beveva alcol, fumava marijuana e ingurgitava pasticche. La maggior parte di loro, pensò, si stava prendendo gioco di se stessa. Si sarebbe fermato solo un attimo e avrebbe bevuto una birra. Ma pochi minuti dopo si sentì così a disagio che lasciò il posto.

Arthur si guardò in giro, disgustato da quanto gli accadeva intorno, ma decise di mettersi tranquillo e di osservare quella categoria di degenerati. Era interessante vedere come soggetti diversi si stordissero con droghe diverse: gli aggressivi preferivano l’alcol, quelli inclini al riso la marijuana, i tipi che parevano in trance si facevano di anfetamine e chi era in vena di viaggi partiva con l’LSD. Era un vero e proprio laboratorio.

Arthur notò una coppia seduta in disparte, come lui. La ragazza, alta e snella, con lunghi capelli neri, labbra piene e occhi bistrati, continuava a guardarlo. Aveva l’impressione che di lì a poco sarebbe andata a parlargli. Solo l’idea lo infastidiva.

Il tizio che stava con lei fece la prima mossa. «Vieni spesso alle feste di Hart?» gli chiese.

Arthur lasciò che Allen tornasse sul posto. Si guardò in giro, intontito. «Cosa hai detto?»

«La mia amica dice che le sembra di averti già visto a una festa», disse il ragazzo. «Anche io ho la sensazione di averti già visto. Come ti chiami?»

«Mi chiamano Billy Milligan.»

«Il fratello di Challa? Ehi, io sono Walt Stanley. Conosco tua sorella.»

La ragazza li raggiunse e Stanley disse: «Marlene, lui è Billy Milligan».

Stanley andò a farsi un giro, e Marlene rimase a parlare con Allen per quasi un’ora, facendo commenti sugli altri presenti. Allen la trovava divertente e simpatica. Si rendeva conto di piacerle. Quegli occhi scuri da gatta lo facevano sentire strano, ed era attratto da lei. Ma sapeva che per via delle regole di Arthur, non se ne sarebbe fatto niente.

«Ehi, Marlene!» Stanley la chiamò attraverso la stanza. «Vuoi che ci diamo un taglio?»

Lei lo ignorò.

«Il tuo ragazzo ti sta chiamando», disse Allen.

«Oh», rispose lei sorridendo, «non è il mio ragazzo.»

Lo stava facendo diventare nervoso. Era appena uscito da Zanesville dopo aver scontato una pena per una falsa accusa di stupro, e questa ragazza gli stava facendo delle avances.

«Scusami, Marlene», disse. «Devo andare.»

Lei sembrò sorpresa. «Magari capita che ci rivediamo.



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