Conte Giuseppe - 2017 - Amarella: La vera storia della bambina-cigno by Conte Giuseppe

Conte Giuseppe - 2017 - Amarella: La vera storia della bambina-cigno by Conte Giuseppe

autore:Conte Giuseppe [Conte Giuseppe]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Juvenile Fiction, Fantasy & Magic, ebook
ISBN: 9788893812122
Google: Vcc-DgAAQBAJ
editore: Salani
pubblicato: 2017-03-14T23:00:00+00:00


* * *

La sera Amarella è a capotavola, nella cucina-sala-camera che prende tutto un lato di quella strana casa a V. Sedersi è un problema nelle sue condizioni, ma Vocamen insiste che provi a piegare le zampe sotto di sé e a lasciar cadere le ali sino a che tocchino il pavimento.

Non si può dire che uno così sia seduto. Ma per Amarella è dolce quella sensazione di stare a casa, in una casa. E dolcissimo l’aiuto che le dà Rospino, seduto vicino a lei e incaricato di imboccarla, prima con il cucchiaio per la vellutata di carote, poi con la forchetta per la trota cotta sulla brace. Immaginate il piacere di risentire in bocca il caldo di un cibo cotto?

Amarella sarebbe tentata di rifiutare le noci, ma Rospino è così gentile nel porgergliele direttamente dalla sua mano tra le labbra.

Vocamen, rientrando, si è messo altre tre giacche sopra la tunica: una verde, una rosa, una arancione. Scoppia dal caldo, riesce a malapena a sollevare il cucchiaio e a versarsi il vino dalla caraffa tanto tutte quelle giacche lo impacciano: poi si accorge dell’errore.

«Poffar... checco... no... no... ma come è più che si dice, poffarcocco... no... poffarsucco... no... poffar... sicco... nocco... pacco... quacco... scocco... ticco... tecco... bucco... schicco... tracco... pucco... zicco... possibile che non mi venga in mente... volevo togliere le tre giacche e invece ne ho messe altre tre» dice sfilandosele una dopo l’altra.

«Sei sempre così distratto, caro Zio» gli dice ridendo Rospino.

«E tu hai il dovere di tenermi a mente le cose, monellaccio, se no che assistente sei?»

«E allora ti dico che la minestra l’hai già finita da un po’, ed è inutile che continui a passare il cucchiaio sul fondo del piatto».

«È vero, dammi la trota, per favore».

«Con piacere».

«E il pane dov’è?»

«Guarda sotto il piatto, due fette le hai messe lì» risponde Rospino.

«E la caraffa del vino?»

«Ce l’hai davanti Zio».

Vocamen si volta all’indietro, cercandola inutilmente.

«Davanti, ho detto» ripete Rospino, e guarda verso Amarella e ride forte.

Il Mago ha la testa ben tra le nuvole, pensa Amarella, e non immagina ancora quanti problemi le creeranno la distrazione e il disordine che regnano in quella casa.

Intanto, ha trovato una casa. Un volto che le sorride – brutto com’è diventa quasi carino Rospino mentre sorride – un posto dove fermarsi, perché dopo l’invito a cena viene l’invito a dormire lì, non c’è camera degli ospiti, ma per una ragazza-cigno la base del camino è il posto ideale dove lasciarsi andare finché viene il sonno.



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