Costanza e buoni propositi by Alessia Gazzola

autore:Alessia Gazzola [Gazzola, Alessia]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: ebook
editore: Longanesi
pubblicato: 2020-10-08T22:00:00+00:00

È un sollievo, il lunedì, tornare a quella che è diventata la mia normalità, che mi piaccia o no (e forse in realtà mi piace più di quanto sia disposta ad ammettere).

Finiamo con il sottovalutare la sicurezza e il senso di tranquillità che ci danno gli impegni e gli appuntamenti fissi, sono i puntelli cui si appiglia la tendenza dei nostri pensieri a dilagare disordinatamente, portandoci molto spesso in aree del cuore che sarebbe meglio non visitare. E quindi dopo le turbolenze del weekend sono grata del sorriso di Laura, la maestra dell’asilo di Flora, sono grata della strada in discesa che percorro in bici fino all’Istituto e sono grata dell’antico giardino, ancora così ben curato, lo stesso in cui i bambini giocavano quando questo edificio era un orfanotrofio.

Sono grata pure del fatto che finalmente sia pronto il risultato dell’esame condotto da Giorgio Valenza sui DNA delle due ragazze Visconti, perché ci porta un po’ di movimento. Il genetista dai begli occhi telefona spiegandomi che, se non lo sapessi già, in genere i cugini di primo grado possono condividere al massimo il dodici per cento del patrimonio genetico, percentuale che è molto variabile visto che il modello di ereditarietà è del tutto imprevedibile da famiglia a famiglia. Insomma, tutto questo preambolo per notificarmi che l’esame del DNA a suo parere non è particolarmente attendibile nello stabilire che le due ragazze hanno una percentuale ancora più bassa del dodici per cento e che quindi potrebbero non essere parenti.

«Un momento» gli dico. «Capisco tutte le tue remore, eh, sei uno scienziato coscienzioso.»

«Non è questione di essere coscienzioso, è una questione di metodo.»

«Giusto. Però la mancanza di corrispondenza tra i due DNA è un fatto, no?»

«Sì, ma era prevedibile dato che due cugini primi hanno comunque un DNA differente per quasi il novanta per cento... capisci cosa intendo?»

«Sì, naturalmente. Ma allora che lo abbiamo fatto a fare questo esame?»

«Diciamo che l’ho fatto per rispetto nei confronti di Melchiorre e per aiutarvi a galleggiare in questo oceano pieno di squali che è l’università.»

«Molto gentile.»

«Di gentilezza si tratta, questo è sicuro... Certo non di ritorno economico.»

«L’abbiamo capito che quando si tratta di paleopatologia non si fanno i soldi. Vado a riportare la notizia alla squadra.»

«In bocca al lupo» conclude. Un attimo dopo, il ciuf ciuf del treno (che è la suoneria impostata da Flora in un momento in cui mi ha sottratto il cellulare) mi avvisa che, zelante da par suo, Giorgio ha già inviato il file.

Lo stampo, per poi rendermi conto che ho solo sprecato toner e carta, poiché comunque Melchiorre di questi fogli scritti fitti non se ne fa niente.

Chiamo a raccolta anche Anselmo e Miss Foley e quando siamo tutti nella stanza di Melchiorre riporto il risultato.

«Solo io penso che sia comunque un’ottima notizia?» dico, al termine dell’esposizione.

«Sì» ribatte Ans, sconfortato.

Melchiorre si massaggia il mento e ci ascolta con attenzione, senza pronunciarsi.

«Ma no!» esclamo, anche se mi aspettavo il pessimismo di Ans.

«La nostra speranza era poter dichiarare al mondo di aver trovato

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