CREPUSCOLO CREMISI by Jeaniene Frost

autore:Jeaniene Frost [Frost, Jeaniene]
La lingua: ita
Format: epub
editore: [eBL 045 by Pico]
pubblicato: 2011-11-16T23:00:00+00:00

20

Spade stava in piedi sopra Denise. Il bel viso della ragazza era così rilassato nel sonno, senza preoccupazioni, stress e senso di colpa che di solito l'offuscavano. Detestava svegliarla sapendo che negli ultimi giorni non si era mai fermata per pura forza di volontà. Non si era nemmeno mossa un po' quando l'aveva portata in braccio dall'auto fino in camera, per poi metterla a letto. Ma non poteva più aspettare.

«Denise.» Non riuscì a non toccarle il viso e a non far scivolare la mano sul collo. La pelle era come raso fuso e la sensazione che provava mentre la sfiorava era inebriante come il suo sangue.

«Denise, svegliati.»

La donna aprì gli occhi, che erano di un'incantevole combinazione di marrone e verde, e lo fissò. Sbatté le palpebre e sorrise con aria assonnata.

«Ehi, siamo qui?»

«Da quattro ore» rispose, contraendo la bocca quando lei diede un'occhiata in giro e mostrò in viso un'espressione sorpresa rendendosi conto di essersi addormentata in una camera da letto e non in auto.

«Wow. Devo aver perso proprio i sensi.» Denise scosse la testa sedendosi sul letto e passandosi una mano tra i folti capelli scuri, per poi premerla contro il viso. Subito dopo si svegliò anche lo stomaco, giudicando dal borbottio che l'aveva fatta arrossire un po'.

Spade si spostò mostrando il tavolo dietro di lui su cui si trovavano diversi piatti coperti.

«Hamburger con lattuga, pomodoro, cetriolini sottaceto e ketchup, tante patatine fritte, più brodo di pollo, cracker e una fetta di torta al cioccolato.»

La ragazza sgranò gli occhi e poi si mise a ridere. «Ricordi esattamente quello che mi piace. Dio, Spade, credo di amarti.»

L'aveva detto per scherzo, ma la stretta al petto nel sentire quelle parole fu un colpo per lui. Già sapeva di tenere a Denise molto più di chiunque altro da tanto tempo, ma in quel momento si rese conto di quanto fosse diventata una cosa seria. Sono innamorato di te. Non avrei mai pensato che mi sarebbe successo ancora, e specialmente con un essere umano.

Lei doveva farsi tramutare da lui in un vampiro. Non sarebbe riuscito a sopportare di perderla a causa della sua fragile mortalità, di una morte che poteva piombare all'improvviso perfino nelle circostanze più favorevoli. In quanto essere umano, poteva strozzarsi mordendo quell'hambur- ger e, per carità, l'avrebbe persa per sempre. In nessun modo avrebbe tollerato che rimanesse umana, e se lei avesse tenuto a lui, come credeva, avrebbe voluto cambiare natura, così sarebbero stati insieme almeno per secoli. Non per decenni.

Denise si schiarì la gola guardando da un'altra parte. Il suo odore di miele e gelsomino era diventato più acido per l'imbarazzo della battuta che aveva appena fatto. Molto più imbarazzo di quanto avrebbe dovuto sentire, a meno che anche lei non sapesse che tra di loro c'era qualcosa di più che affetto amichevole, necessità o desiderio.

«Ho bisogno di parlarti» disse la ragazza facendo finta di studiare il quadro sulla parete opposta. «È importante, e non voglio che nessun altro lo senta.»

Il vampiro aspettò con trepidazione. Stava per ammettere che

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