Delitti in codice by A.A.V.V

Delitti in codice by A.A.V.V

autore:A.A.V.V. [A.A.V.V.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Polillo Editore
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


3

Hatch espose i risultati dell'intervista allo scienziato, nella casa di Beacon Hill. La Macchina Pensante ascoltò senza commentare fino al punto in cui Miss Devan aveva detto di sapere che la Bibbia di famiglia era in possesso di John Stockton.

«Se Miss Devan e Stockton non vanno molto d'accordo, perché mai lei dovrebbe andare in casa del fratellastro?», domandò la Macchina Pensante.

«Non lo so», rispose Hatch, «a meno che lei non pensi che Stockton sia implicato nella morte del padre e si sia messa a investigare per conto suo. Ma comunque, cosa c'entra la Bibbia con questa storia?».

«Può entrarci molto», disse la Macchina Pensante, enigmaticamente. «Adesso la cosa da fare è scoprire se la ragazza ha detto la verità e se la Bibbia è nell'appartamento di Stockton. Affido questi due compiti a lei, Mr Hatch. Vorrei tanto vedere quella Bibbia. Se potesse portarmela, sarei felicissimo. Se invece non può, osservi attentamente la pagina sette e controlli se ci sono dei segni a matita a margine del testo... segni di qualsiasi tipo. Le consiglierei, se ne avesse l'opportunità, di strappare quella pagina e portarmela. Non c'è niente di male, e al momento opportuno potremmo restituirla».

Rughe di perplessità si formarono sulla fronte di Hatch mentre il giornalista ascoltava. Cos'aveva a che fare la pagina sette della Bibbia con quello che sembrava un misterioso omicidio? E poi, chi mai aveva parlato di una Bibbia? La lettera lasciata da Stockton menzionava una Bibbia, ma sembrava che quel particolare non significasse niente. Poi Hatch ricordò che nella stessa lettera compariva tra parentesi il numero sette, cosa che, a quanto pareva, non aveva alcuna rilevanza e non presentava il minimo legame con qualche altra parte della missiva. Il ragionamento che stava facendo tra sé Hatch venne interrotto dalla Macchina Pensante.

«Aspetterò qui il suo rapporto, Mr Hatch. Se sarà quello che mi attendo, questa notte usciremo per un piccolo viaggio di scoperta. Nel frattempo, controlli quella Bibbia e m'informi se dovesse trovare qualcosa al suo interno».

Hatch trovò l'appartamento di John Stockton in Beacon Street senza la minima difficoltà. Usando un metodo noto solo a lui, entrò e frugò per bene. Quando uscì, c'era uno sguardo mortificato sul suo viso mentre il giornalista si avvicinava alla casa della Macchina Pensante che si trovava nei paraggi.

«Ebbene?», domandò lo scienziato.

«Ho visto la Bibbia», disse Hatch.

«E la pagina sette?».

«È stata strappata. Non c'è più. Sparita», rispose il giornalista.

«Ah!», esclamò lo scienziato. «Me l'immaginavo. Stanotte faremo quel viaggetto a cui le accennavo prima. A proposito, ha notato per caso se John Stockton possedeva o adoperava una penna stilografica?».

«Io non l'ho vista», disse Hatch.

«Be', controlli se qualcuno dei suoi dipendenti gliene ha mai notata una, per favore, poi torni qui per le dieci».

E così, Hatch venne congedato. Un po' più tardi, con aria casuale, passò di nuovo nell'abitazione di Stockton. Lì, con qualche indagine, stabilì con sua grande soddisfazione che Stockton non possedeva una penna stilografica. Poi affrontò di nuovo la faccenda della Bibbia con lui.

«Se ho capito bene, Mr Stockton», cominciò nel



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