Il Bambino Che Parlava Con I Cani by Eva Hornung

Il Bambino Che Parlava Con I Cani by Eva Hornung

autore:Eva Hornung [Hornung, Eva]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788856609875
editore: EDIZIONI PIEMME
pubblicato: 2012-06-14T22:00:00+00:00


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Pravda Moskvy, 10 giugno 2003

CATTURATO BAMBINO CANE DI MOSCA

Le autorità dei servizi sociali per l’infanzia hanno confermato le voci secondo cui un Mowgli dei giorni nostri è stato catturato poche settimane fa vicino a Zagorodije, nella periferia nord della capitale. Il bambino di due anni è stato visto per la prima volta abbaiare e correre a quattro zampe in compagnia di un branco di cani randagi.

Gli esperti dicono che ha vissuto con i cani sin dalla prima infanzia. È molto piccolo e malnutrito, con peli ben visibili su tutto il corpo. È in grado di correre a una certa velocità su mani e piedi. Usa esclusivamente versi canini.

L’età del bambino cane moscovita ne fa una rarità. Sono ben documentati recenti casi di ragazzi di strada più grandi che vivono con animali. Tuttavia, mentre bambini selvaggi effettivamente cresciuti da animali sono stati un tema ricorrente nei romanzi, tutti i precedenti casi reali documentati sono di discussa autenticità.

Nulla si sa delle conseguenze fisiche e mentali a lungo termine di un’infanzia trascorsa con i cani. Il nostro bambino cane russo verrà curato presso il Centro infantile Anton Makarenko, dove verrà esaminato da eminenti scienziati mentre riceverà le migliori cure. I progressi del bambino cane saranno di notevole interesse per la comunità scientifica mondiale.

Il dottor Dmitrij Pavlovich Pastušenko posò il giornale e sospirò. Se solo fosse stato così semplice. Tre settimane prima quella versione sarebbe stata sufficiente; ora avrebbero dovuto rilasciare una dichiarazione. Era difficile credere alla storia di un bambino cane con anche un fratello. Sì, ormai si era esposto troppo. Sarebbe diventato lo zimbello di tutti, e non solo in fatto di bambini cane. La sua compiaciuta sicurezza di sé! Le sue speranze!

Le sue idee. Aveva detto più di una volta a cena che gli esseri umani, in fondo, sono animali. «Guarire giovani umani implica per prima cosa provvedere alla parte animale: assicurarsi che riparo, cibo e gesti amorevoli siano un fatto scontato nella vita di ogni bambino.» E questo cosa voleva dire veramente? Il ricordo della sua stessa voce lo derideva. «In effetti non ci dissociamo mai del tutto dalla nostra parte animale: pensate all’uso degli animali nell’arte, o come metafore. Leggende e miti animali: incarnazioni, interazioni significative fra uomo e bestia. Dovete concordare che queste storie esprimono qualcosa di essenziale.» Aveva proprio detto così, in tono raffinato e convincente.

Alzò lo sguardo dal giornale. Il suo ufficio era pieno di animali. Lui collezionava antichi artefatti di animali: piccole figurine bronzee o di pietra. Collezionava perfino gli orsi di legno intagliato prodotti in serie che si trovavano nel mercato Izmajlovo; e gli piacevano gli orologi a cucù.

Eppure in quel momento sentiva una crescente repulsione per qualsiasi soggetto animale.

«Certo che siamo animali» disse ad alta voce proprio mentre l’orologio a cucù Majak ronzò, azionando il suo muggito e cantando la mezz’ora. Sapeva cosa voleva dire con quell’affermazione. Animale era la base, le fondamenta nascoste; ma umana... quella era la costruzione, lo straordinario manufatto scolpito dalla personalità.

*

Tre settimane prima Dmitrij era stato punto sul vivo da una discussione mattutina riguardo a un cane.



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