Il respiro del dinosauro by Marco Marmeggi

Il respiro del dinosauro by Marco Marmeggi

autore:Marco Marmeggi [Marmeggi, Marco]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Giunti
pubblicato: 2023-02-04T00:00:00+00:00


Capitolo 17

Due fasci di luce entravano dalla finestra e colpivano le tende bianche. Il signor Emilio era piegato sulla scrivania e con le mani afferrava il bordo del tavolo come se avesse dovuto trovare un punto fermo in una nave sbalzata dalle onde. Stesa sul ripiano, una vecchia carta geografica giaceva aperta, le estremità dei bordi arrotolate su se stesse.

Il signor Emilio era concentrato e non si rese conto che era entrato nella stanza.

Bruna fu la prima a vederlo.

«Ciao, Michele!» esplose entusiasta appena varcò la soglia. Gli corse incontro e lo abbracciò.

Bruna era davvero forte. Lo stringeva quasi da fargli mancare il fiato. In più sembrava diversa, forse la scena del pestaggio fascista a cui avevano assistito aveva abbattuto con la propria violenza tutte le distanze residue rimaste tra loro.

L’Onorevole guardò l’orologio e appuntò qualcosa al margine del foglio.

«Mi fa piacere che tu sia qui!» disse senza voltarsi, mentre calcolava una distanza sulla carta con un compasso di ottone.

Michele si avvicinò incuriosito e inciampò nel cilindro di cuoio che lui e Bruna avevano ritirato dal maestro Bongiorno. Era senza coperchio e all’interno era conservata un’altra carta simile a quella stesa sul tavolo.

Era quello il contenuto segreto che il signor Emilio aveva tanto desiderato!

La carta geografica rappresentava le isole Eolie: Lipari, Salina, Vulcano, Panarea, Basiluzzo, Stromboli e infine, lontanissime e dimenticate da Dio, Filicudi e Alicudi. Il tratto dei disegni era sottile come il filo della tela del ragno dietro la finestra della cucina. Erano righe che segnavano la costa, si infittivano sui rilievi dei monti e, in mezzo al mare, rincorrevano altre linee ricurve che si perdevano al largo.

«Che genere di carta è questa?» domandò.

Il signor Emilio si chinò ancora di più e incollò il volto a pochi centimetri dal tavolo.

«Una carta nautica» rispose. Senza distogliere lo sguardo, continuò. «Che numero vedi scritto qui?» gli chiese, premendo il dito su un punto minuscolo dell’isola di Lipari.

Michele si avvicinò.

Il tratto di costa indicato era quello che andava da Punta Galera fino alle Bocche di Vulcano. Il polpastrello del signor Emilio era troppo grande per essere preciso.

«Mi sembra il numero venti».

«Bene, bene» ascoltò soddisfatto l’Onorevole. «Abbiamo molta profondità praticamente subito dopo la linea di costa».

Michele cercò di trattenere il più possibile la curiosità, ma non resistette.

«Che cosa significano questi numeri e queste curve in mezzo al mare?»

«Si chiamano linee batimetriche e ci informano di quanto è profondo il mare in una determinata zona» gli spiegò il signor Emilio.

«Davvero?»

Michele si piegò ancora e osservò meglio.

Il dito affusolato e bianchissimo di Bruna si fece spazio e indicò un punto intermedio tra l’isola di Lipari e quella di Stromboli.

«E guarda qui» scherzò. «Vedi quanto è profondo il mare in questo punto?»

A sud della Secca dei Pesci, a una distanza dalla costa che il nuotatore americano Johnny Weissmuller avrebbe coperto sicuramente in poco meno di quaranta minuti, la carta nautica segnava una profondità di millecento metri.

A scuola, il maestro aveva fatto imparare a memoria tutti i monti più alti delle isole Eolie. Il maggiore era il monte Fossa dell’isola di Salina che raggiungeva i novecentosessantadue metri di altezza.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.