Il sogno del Prosecco di Giuliano Bortolomiol: Di Giuliano Bortolomiol by Ettore Gobbato

Il sogno del Prosecco di Giuliano Bortolomiol: Di Giuliano Bortolomiol by Ettore Gobbato

autore:Ettore Gobbato [Gobbato, Ettore]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Giunti


La Scuola Enologica di Conegliano

Nella vita e nei ricordi di Giuliano Bortolomiol, la Scuola Enologica di Conegliano occupa un ruolo fondamentale. Non a caso, la Confraternita del Prosecco ha come primo obiettivo quello di mettere insieme quanti da questa prestigiosa scuola uscivano negli anni duri del dopoguerra. La “teoria” che sottende tutte le scelte e la formazione dei principali attori, che hanno fatto grande il Prosecco nel mondo, ha la sua casa nella scuola. Ma il timbro della scuola non si ferma alla capacità di fornire una solida formazione e all’essere una delle più prestigiose istituzioni accademiche del mondo del vino italiano, sfocia in un legame profondo che lega tutti coloro che l’hanno frequentata come allievi e come docenti. Paragonabile allo spirito di corpo che si riscontra nella storia degli Alpini o in grandi istituzioni militari come l’Accademia di Modena, lo spirito di Conegliano è qualcosa di speciale che resiste al tempo, un imprimatur che significa fiducia reciproca, desiderio di relazione, di scambio sulle esperienze lavorative e di produzione, ma soprattutto voglia di sperimentare.

Il desiderio di innovare è presente nelle motivazioni stesse che stanno alla base della fondazione della scuola, voluta nel 1876 da Antonio Carpené e dall’Abate Benedetti. Fin dalla metà del XVII secolo il seminativo in agricoltura era regolato dalla tecnica dei tre campi: uno a granoturco e due a frumento. I filari di vite intervallavano i campi, insieme ad altri alberi per ottenere il legname. La vite a palo secco era rara, perché la coltura mista obbediva alle esigenze di un’agricoltura di sostentamento. Il mais insieme al legname costituiva la certezza del cibo per il contadino, mentre frumento e vino, che dipendevano molto di più dalle condizioni meteorologiche dell’annata, erano riservati al proprietario. Era una coltura irrazionale, che impoveriva i terreni e tendeva solo a raggiungere risultati quantitativi a scapito della qualità.

In questo clima, la Scuola Enologica si propone di sviluppare le tecniche di produzione specializzate dell’uva. È la stessa situazione che i giovani Giuliano e Mario si trovano di fronte nelle campagne intorno a Valdobbiadene. In mezzo ai vitigni rimasti in piedi ci sono gelsi, salici, ciliegi. Non stupisce quindi che i due giovani e i loro amici consiglino di far pulizia e destinare tutti i terreni alla produzione di prosecco.

La Scuola di Conegliano in più di centotrenta anni di vita ha prodotto una schiera di scienziati e personalità – molte delle quali sono nell’elenco dei Cavalieri della Confraternita del Prosecco – che hanno impresso con il loro sapere svolte significative nel mondo del vino e del Prosecco in particolare. Si può affermare che tutti gli enologi provenienti da Valdobbiadene, molti dei quali lavorano nelle aziende produttrici di Prosecco, abbiano studiato a Conegliano. Vi hanno lavorato importanti docenti, tra i quali ci piace ricordarne uno: Tullio De Rosa, per il peso che ha avuto la sua conoscenza nell’evoluzione del Prosecco e nelle scelte di Giuliano Bortolomiol. Il ricordo dell’importanza della scuola e della presenza di Giuliano è nelle parole dell’enologo Francesco La Grassa, amico e produttore di vino di Conegliano.



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