Il valore della Costituzione by Maurizio Fioravanti;

Il valore della Costituzione by Maurizio Fioravanti;

autore:Maurizio Fioravanti; [Fioravanti, M. (a cura di)]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: eBook Laterza
ISBN: 9788858115237
editore: edigita
pubblicato: 2009-11-14T23:00:00+00:00


8. Le prospettive della giustizia internazionale ed europea

Secondo la concezione classica del diritto internazionale, questo costituiva un ordinamento giuridico prodotto dalla volontà degli Stati e del quale gli Stati erano i soli soggetti. Era quindi impossibile ammettere che un individuo privato potesse invocare l’applicazione di norme di diritto internazionale attraverso procedure di tipo giurisdizionale delle quali egli potesse farsi attore.

Ciò comporta che solo indirettamente questioni riguardanti i diritti umani potevano venire in considerazione nell’ambito di controversie fra Stati come quelle che potevano dar luogo a giudizi arbitrali o dinanzi ai primi giudici internazionali, a cominciare dalla Corte permanente di Giustizia internazionale (ora, Corte internazionale di Giustizia).

L’evoluzione del diritto internazionale ha però portato al riconoscimento, a favore degli individui, di specifici poteri, nell’esercizio dei quali essi possono sottoporre a giudici internazionali questioni che li riguardano secondo modalità che sono divenute progressivamente sempre più simili a quelle proprie dei giudizi che si svolgono davanti ai giudici statali. Un caso molto significativo, sotto questo punto di vista, è rappresentato dal ricorso degli individui alla Corte europea per la salvaguardia delle libertà fondamentali e dei diritti dell’uomo con sede a Strasburgo, mediante il quale il cittadino di uno Stato può denunciare la violazione dei diritti tutelati dalla Convenzione in base alla quale la Corte è stata istituita (resa esecutiva in Italia con la legge n. 848 del 1955) anche contro lo Stato di cui egli è cittadino. Secondo il testo originario della Convenzione, perché gli individui potessero presentare i loro ricorsi era necessario che lo Stato contro cui i ricorsi erano diretti, oltre ad avere ratificato e resa esecutiva la Convenzione, avesse anche approvato in modo specifico la clausola che prevedeva il ricorso degli individui. Inoltre i ricorsi degli individui non erano presentati direttamente alla Corte, bensì ad una Commissione la quale, se lo riteneva opportuno, poteva farli propri e presentarli alla Corte. La Convenzione è stata successivamente modificata e attualmente l’adesione ad essa implica anche l’adesione alla clausola del ricorso individuale e i ricorsi così proposti vanno direttamente alla Corte.

Sulla base di questo esempio e di altri che sono divenuti via via più frequenti, i casi di partecipazione degli individui a processi internazionali si è fatta più frequente. Un altro filone importante è costituito dai processi contro i criminali di guerra, i casi di genocidio ecc., che hanno il loro archetipo nel processo di Norimberga, col quale i dirigenti nazisti responsabili di delitti di tal fatta furono chiamati a risponderne, indipendentemente dal fatto che essi avessero agito in quanto organi dello Stato tedesco. In applicazione di questo orientamento è stata recentemente istituita la Corte penale internazionale (sulla base di un trattato reso esecutivo in Italia con la legge n. 232 del 1999), la cui competenza ha carattere relativamente generale per il genocidio, per i crimini contro l’umanità e per i crimini di guerra e di aggressione.

In virtù dell’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea, inoltre, i giudici dell’Unione e gli stessi giudici italiani che sommano a tale qualità quella di giudici comunitari applicano il diritto comunitario,



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